Il 23 luglio del 2015 vittima di un incidente stradale è deceduto all'età di ottant'anni (era nato il 20 maggio del 1935) una colonna del ciclismo amatoriale: Adriano Righi.
Era il presidente onorario dell'Azzurra, una pedina insostituibile poiché era sempre presente in società, specialmente durante le riunioni degli "azzurrini". Per diversi anni era stato il presidente effettivo di questa ciclistica, avvicendato poi da Renato Ortolani.
Nato il 28 novembre del 1972 a Bologna, Alberto Rimondi se n'è andato nel 1997 a causa di un malaugurato incidente stradale.
Militava nella categoria allievi nella ciclista Galliera ed era un vincente. Questo ragazzo faceva parte dell'inseparabile trio con Andrea Tedeschi e Marco Bonetti che quando lasciò la Galliera si trasferì alla Calderara, continuando a vincere a ripetizione.
Nacque a Vergato il 30 aprile del 1887 e morì il 4 febbraio del 1983. Correva per la Stucchi e arrivò al professionismo nel 1909 restandoci fino al 1926.
Il suo successo piu importante l'ottenne nel Giro d'Italia del 1914. Fu un giro rocambolesco, con bufere di neve e varie tempeste. Alfonso Calzolari lo vinse dando 1 ora, 55 minuti e 26 secondi di distacco al secondo classificato, Pierino Albini: un vero abisso che mai più si è verificato. Quel Giro ebbe anche la tappa più lunga della sua storia, la Lucca-Roma di ben 430 chilometri che fu vinta dal grande Costante Girardengo. Calzolari si aggiudicò anche il Giro dell'Emilia del 1913. Il 18 maggio del 2014 alla biblioteca di Vergato, in occasione del centenario della sua maglia rosa, Calzolari è stato ricordato al cospetto di molte personalità del ciclismo.
Nella foto dopo la vittoria del Giro del 1914.
Bolognese di San Pietro In Casale (vi nacque il 17 gennaio del 1907 e morì a Caracas il 23 aprile 1973 nel suo negozio di biciclette), Allegro Grandi è stato un grande del ciclismo in Italia e all'estero. Più di una trentina i suoi successi con in primo piano la maglia iridata nella corsa in linea conquistata a Budapest (Ungheria) nel 1928 e quella tricolore due anni prima, insegna che tornò ad indossare nel 1929.
Quanto agli altri successi rilevanti, troviamo il Giro di Romagna e la Coppa Cavacciocchi nel '27; il Giro dell'Emilia e la Coppa Bernocchi nel '29; la Torino-Bruxelles nel '30 e la Predappio-Roma nel '33. Corse per la Centese, la Nicolò Biondo di Carpi, la Dei, la Bianchi e l'Ives Pirelli.
Nel 1934 emigrò in Venezuela dove vi mori, ma solo dopo aver vinto tre campionati nazionali.
Andrea Bentivogli era nato il 3 maggio del 1973 ed è deceduto il 4 dicembre del 1987, vittima di un incidente stradale.
Indossava la maglia della Galliera ed era considerato un astro nascente del ciclismo di casa nostra, una vera promessa, dato che da esordiente di gare ne aveva vinte più di una decina. Purtroppo la malasorte l'ha portato via prima che dimostrasse interamente il suo valore.
Nato il 12 gennaio 1946 è deceduto il 24 settembre 2005.
Carlo Maccagnani, ottimo corridore, ma anche dirigente di grandi qualità: è stato presidente della Polisportiva Molinella e successivamente ha ricoperto la stessa carica nel Mac Team di Molinella, da lui stesso fondato. Ha abitato per 25 anni ad Ospitai Monachese d'Argenta (Ferrara) e dopo il matrimonio si è stabilito a Molinella dove ha iniziato la carriera dirigenziale
Grande amico e compagno di scuderia alla Stucchi di Alfonso Calzolari, vincitore del Giro d'Italia del 1914, Cesare Zini, nato ad Anzola nel 1887 (morì nel corso della guerra 1915-1918), di gare ne ha vinte più di una quindicina (a quei tempi non si correva con la frequenza di oggigiorno), fra le quali il campionato Forti Pedale di Bologna, gara di velocità sui 100 metri e di resistenza sui 60.I ciclismo bolognese ha perso un'altro pezzo della sua storia.
E' scomparso all'età di 78 anni Cesarino Carpanelli, alteta che eveva militato tra i professionisti nelle file della Gris 2000 e Cosatto. Tra i dilettanti Carpanelli aveva vinto diverse gare tra le quali due tappe al Giro d'Austria, la Coppa Cicogna e la Milano Bologna. Passato professionista nel 1969, arrivò terzo al Giro del Piemonte alle spalle di Marino Basso e Oler Ritter.
Deceduto il 21 dicembre del 2013, Claudio Zambardi , cugino di terzo grado dello Zambardi sotto elencato, ha avuto una bella storia ciclistica. Nato a Ferrara il 22 agosto 1957, aveva iniziato l'attività da allievo imponendosi a Pontelagoscuro nel 1972, mentre l'anno dopo fece sua la Modena-Pavullo.
Nel'75, da junior, s'impose nella premondiale di Saltara e fu convocato per il Mondiale di Losanna, ma una caduta lo tolse dalla lotta per il titolo iridato. Nel '76, in maglia Dossese, vinse tre gare e l'anno successivo si trasferì alla Del Tongo. Nel 1978 approdò alla Siapa Galliera fra i dilettanti vincendo sei competizioni, successi che ebbero l'effetto di segnalarlo agli scopritori di talenti per il professionismo.
Tutto sembrava fatto per farlo entrare nel ciclismo che conta in seno alla lnoxpran, ma al momento della firma tutto saltò e così corse per un po' di tempo nella Lucchese.
Smise di correre alla fine della stagione a causa di una dolorosa sciatalgia.
Corrado Ardizzoni era nato il 23 febbraio 1916 a Renazzo ed è morto il 14 marzo del 1980 a Cento.
Ha avuto una brillante carriera che l'ha portato a vincere oltre una cinquantina di corse (diverse nel Bolognese), parecchie delle quali in pista. Fra i successi più prestigiosi, la Targa d'Oro Città di Legnano del 1936; la Coppa Ministero della Guerra del '37; il Giro dell'Emilia e la Coppa Collecchio del '38; il Trofeo Minardi del '46 e il Giro nel Medio Polesine del '47.
Nel 1935 giunse secondo nel campionato italiano. Fu professionista nel '38 e nel '39. Nel 1936 prese parte alle Olimpiadi di Berlino classificandosi al quarto posto nella gara a squadre.
Gli è stato intitolato il velodromo di Cento. Ha corso per la Centese e per l'Unione Ciclistica Modenese, dove aveva come compagno di maglia il bolognese Marco Cimatti.
Corrado Badini era nato il 5 novembre del 1919 ed è deceduto il 9 maggio del 2014.
Mobiliere di Sala Bolognese molto apprezzato, aveva l'hobby del ciclismo e proprio questa passione lo indusse a creare una società di dilettanti a Sala Bolognese, la Badini del Tongo che aveva come direttore sportivo Pietro Arbizzani. Una grave perdita per il ciclismo di casa nostra.
Daniele Gnugnoli era nato il 30 gennaio del 1967 ed è deceduto il 24 dicembre del 2004 in seguito ad una rovinosa caduta da un ponte, urtato da un veicolo.
Era presidente della ciclistica G.Z. in seno alla quale si cimentava sulle strade nella categoria amatoriale.
Anche Dimitrios Stangos, atleta di nazionalità greca, era in forza alla "Chi c'è c'è".
E' deceduto il primo ottobre il 2011 in conseguenza di una malattia che non dava scampo. Era un biker di tutto rispetto.
Ettore Capelli, classe 1920, è scomparso nel 2012.
Fratello di Fernando, presidente della ciclistica Samoggia negli anni sessanta, l'indimenticato Ettore fu un ottimo dilettante: con la maglia del Felsineo vinse diverse corse, fra le quali la Bologna Salsomaggiore e ritorno. Cessò l'attività nel 1939.
Evo Magni era nato il 3 marzo del 1940 ed è morto nel 1994.
Ottimo atleta, vestiva la maglia della Polisportiva Samoggia e vinse diverse competizioni Uisp da esordiente e da allievo. Straordinario il successo nel 1958 nella Coppa Alantola di Calcara dov'erano in corsa i migliori allievi della Regione.
Fabio Valli è morto il 10 gennaio del 1998 investito da un'auto sulla strada di Bagnacavallo mentre si allenava in bici.
Era nato a Russi di Ravenna il 25 aprile del 1981 e correva per la Faentina nella categoria juniores. Era considerato un astro nascente del ciclismo regionale.
Nato nel 1938, Gilberto Frascaroli, soprannominato Remo si è spento nel 2012.
Abitava a Zola Predosa e ha corso nella Mengoli, nell'Italia Nuova e Nel Velo Club Strucchi di Correggio (Reggio Emilia). Buon dilettante, ha vinto una quindicina di gare.
Gildo Monari era nato il 13 dicembre del 1918 a Finale Emilia ed è morto il 19 giugno del 1994 a Cento.
Ha indossato le maglie della Centese, della bolognese Cimatti, della Negrini, della Wilier Tristina, della Goria, della Malagutti, dell'U.C. Modenese, della Lygie, dell'Olympia, della Firelli e dell'Arbos.
E' stato professionista dal '39 al '52. Ha vinto oltre una decina di gare, fra le quali la Coppa Barbieri del 1946 e il Trofeo Minardi dell'anno successivo. Inoltre ha ottenuto molti piazzamenti di valore, con in prima fila il secondo posto nella prima tappa del Giro d'Italia del '48 e il terzo nella Coppa Bottecchia dell'anno dopo. Significativi anche i sesti posti conquistati nella Coppa Bernocchi del '47 e nella Parigi-Roubaix del '48, due gare di grandissimo spessore.
Giorgio Mondini era nato a Castel San Pietro il 2 febbraio del 1929 e ci ha lasciati Il 28 aprile del 2015.
Ha vinto più di una sessantina di corse, fra le quali il campionato italiano allievi nel 1947. Fu professionista per parecchi anni. Univa il ciclismo a un'attività artigianale: costruiva indumenti in pelle e bigiotteria d'autore.
Nel Comitato Regionale della Federciclismo, in via Pellegrino Tibaldi, fuori porta Galliera, Giovanni Giuliani era di casa,
poiché aveva ricoperto cariche di tutto rispetto, come la vice presidenza del Crer, divenendo anche il responsabile della struttura tecnica regionale. Figura importante nel ciclismo dell'Emilia Romagna, era spesso presente alle manifestazioni di maggior rilievo in tutta la Regione in rappresentanza del Crer. Era nato il 9 settembre del 1927 ed è deceduto il 4 febbraio del 2015.