Alla Memoria di Giovanni Paolini

Per volere del Comitato Provinciale di Bologna della F.C.I., è stata recuperata questa mitica manifestazione sportiva che ha popolato di appassionati e di sportivi i tornanti ed i portici che, dal centro della città di Bologna, portano alla Basilica di San Luca in uno scenario unico, impareggiabile e inimitabile.

L’arrampicata al Colle della Guardia è da sempre una Classica di altissimo significato sportivo. Indimenticabile fu l’edizione del Giro d’Italia 1956, che vide il successo del leggendario Lussemburghese Charly Gaul.
La S. Luca è rimasta nell’immaginario collettivo ciclistico per le eroiche immagini passate alla storia che ritraggono Fiorenzo Magni costretto a correre con una clavicola fratturata.
Magni disputò la cronoscalata stringendo tra i denti un tubolare legato al manubrio, che gli permise di fare forza vista l’impossibilità di alzarsi sui pedali.

Poi, agli inizi degli anni 90, grazie all’interessamento del compianto Giovanni Paolini allora Presidente del Consorzio delle Società ciclistiche Bolognesi, la manifestazione riprese vita e prestigio e, grazie alla partecipazione del fior fiore del movimento ciclistico nazionale, diventò un punto di riferimento nel panorama ciclistico italiano. La Bologna-S. Luca portò al successo corridori come Gilberto Simoni, allora Campione Italiano Dilettanti, poi diventato un grande protagonista nel mondo professionistico; Fabio Malberti attuale detentore del record della manifestazione è divenuto Campione del Mondo nella specialità a cronometro individuale.

Ed è con l’intento di ravvivare l’immagine del ciclismo Bolognese che il Comitato Provinciale si è fatto promotore di manifestazioni ed iniziative di richiamo mediatico e grande valore sportivo. Sarà necessario ordinare e unire le forze ciclistiche bolognesi rendendo queste iniziative un momento cardine dell’attività sportiva, con l’intenzione anche di rispolverare dai vecchi cassetti della storia altre manifestazioni che sono nel cuore degli sportivi.  Si consentirà in questo modo a ciclisti e appassionati delle due ruote di sognare e rivivere soddisfazioni uniche, continuando a scrivere pagine di storia ravvivando la passione, sentimento unico ed indispensabile per entusiasmare, interessare, attrarre e motivare nuove generazioni.

Le tradizioni, le vecchie corse, i suggestivi percorsi e il ricordo degli uomini che hanno onorato la storia del ciclismo locale devono essere coltivate e salvaguardate.

Più di 30 Società ciclistiche aderiscono al Comitato Provinciale di Bologna ed è grazie alla maggior parte di loro, dei loro uomini, della loro storia e della loro voglia di essere protagonisti anche in futuro che oggi, insieme, siamo riusciti a reperire le risorse necessarie per far rinascere e organizzare questo speciale ed unico evento che è La Bologna-S. Luca.

La Regina delle crono-scalate, la corsa più breve del mondo è, oggi come allora, la più rappresentativa e misteriosa gara ciclistica: oggi come domani.

Il Comitato Provinciale Bolognese

 

La strada che corre parallela al porticato di San Luca, nel tratto in salita, è stata spesso affrontata da corse ciclistiche. In particolare, negli ultimi anni costituisce la difficoltà finale del Giro Dell’Emilia, che la percorre per quattro volte.
     Nel 1956 invece vi si è svolta una cronoscalata del Giro D’Italia (vinta da Charly Gaul); nel 1984 vi è stato posto l'arrivo di una tappa in linea del Giro D’Italia vinta da Moreno Argentin.
     Nel 2009 il Giro D’Italia del Centenario ha toccato San Luca in occasione della 14a tappa, vinta da Simmon Gerrans.
     La salita inizia al Meloncello (55 s.l.m.): da qui al santuario sono circa 2 km, con una pendenza media del 10,8% e massima intorno al 18%. Il tratto più ripido si incontra a metà salita, poco dopo il punto in cui la strada passa sotto il colonnato (la curva è nota come delle orfanelle, in quanto antistante a un ex orfanotrofio femminile). La quota di arrivo è di 270 s.l.m. mentre il dislivello è di 215 m.
     Si può salire al santuario anche per la strada che ascende per il lato opposto del colle (via Casaglia). Questo versante è più lungo, ma decisamente più agevole.

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