Dopo il successo della edizione 2017 che ha visto la partecipazione di oltre 180 partenti ritorna la Bologna - San Luca, ritorna la Regina delle cronoscalate ciclistiche.
Una gara unica in uno scenario unico. Duemiladuecento metri che sono pagine di storia, duemiladuecento metri che racchiudono l'essenza del ciclismo e che raccontano del desiderio di confrontarsi con se stessi e della ricerca del proprio limite.
Un tracciato che può essere una salita al paradiso o un terribile calvario.

Un tracciato che non lascia respiro, per un record che dura da oltre vent'anni.
Allievi, Juniores, Under23, Elite, Amatori insieme sullo stesso tracciato in una sfida unica dal sapore unico, l'unica occasione per un confronto che va oltre le categorie e le generazioni. E' la corsa ciclistica più breve del mondo ma non per questo la più semplice.

Per essere protagonisti.
Come Fiorenzo Magni che nel 1956 cercò di difendere nella Bologna San Luca il suo Giro d'Italia correndo con la clavicola fratturata, come Gilberto Simoni che la vinse nel 1993 e l'anno successivo iniziò la sua fulgida carriera professionistica che lo porterà a vincere due giri d'Italia, come il recordman in carica Fabio Malberti che l'anno successivo alla Bologna - San Luca divenne campione del mondo cronometro individuale e come Matteo Fabbro, ultimo vincitore lo scorso anno, che oggi è professionista con il team Katusha Alpecin.
E' pursempre la Regina delle cronoscalate; non dimentichiamolo, è la porta del successo.
Scriviamo insieme un'altra pagina di storia.

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targaAbbiamo voluto rendere autorevole anche la premiazione di questa speciale manifestazione.
In collaborazione con l'Artista Bolognese Claudio Pesci, creatore dell' immagine simbolo della maglia vestita dai vincitori della Bologna - San Luca, si è sviluppata un opera che fisserà nel tempo il gesto atletico dei rispettivi vincitori sulle rampe della strada che porta alla basilica di San Luca.
L'opera che deriva dal bozzetto acquerello, simboleggia Bologna e un corridore che sale il Colle Della Guardia. Si tratta di una fusione in lega di bronzo statuario, forgiata da Merighi Arte di Bologna specializzato nella fusione artistica.
Solo un opera d'arte numerata, poteva rappresentare e ricordare con autorevole piacere lo scandire delle pedalate e il caldo abbraccio del pubblico per questa eccezzionale vittoria e prestazione.