Il mountain biking è uno sport che contempla sia l'agonismo che l'attività ricreativa o salutistica.
Alcune di queste discipline hanno uno stampo più marcatamente agonistico e sono definite e regolate da organizzazioni nazionali ed internazionali; tuttavia queste possono essere praticate in maniera dilettantistica tanto quanto quelle più ricreative, così da rendere difficile separarle fra due nette categorie. Alcune di esse sono dedicate ai giovanissimi.
Inoltre il mondo del mountain biking è in continua evoluzione: ciò che oggi è divertimento domani potrebbe essere anche competizione, o viceversa.
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XIX secolo
Uno dei primi esempi di biciclette adattate all'uso fuoristrada è dato dalla spedizione dei Buffalo Soldiers da Missoula, Montana a Yellowstone e ritorno, nell'agosto del 1896.
Dal 1900 agli anni '60
Un altro esempio di mountain biking ante litteram è quando i ciclisti da strada usavano le bici da ciclocross per rimanere allenati durante l'inverno. Il ciclocross è poi diventato uno sport a sé nel 1940, con il primo campionato mondiale nel 1950. Nei sobborghi di Parigi, tra il 1951 e il 1956, una ventina di ciclisti fondarono il Velo Cross Club Parisien e si occupavano di uno sport molto simile all'odierno mountain biking.
Nel 1955 ciclisti fuoristrada del Regno Unito fondarono la Rough Stuff Fellowship, mentre nel 1966 in Oregon D. Gwynn, un membro del Chemeketan club, costruì una bicicletta da sentieri sconnessi e la chiamò "mountain bicycle", possibile primo uso di questo nome. In Inghilterra, nel 1968, il trialista motociclistico Geoff Apps iniziò a studiare una bicicletta fuoristrada, e nel 1979 aveva sviluppato una bicicletta leggera che usava gomme da neve da due pollici x 650b destinata all'uso su terreno bagnato e fangoso, tipico del sud-est del suo paese, e ne venne prodotta anche una versione da 700c. Furono vendute col marchio Cleland Cycles fino al 1984, ma nei primi anni novanta delle biciclette simili venivano vendute anche da English Cycles e Highpath Engineering.
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