Pedale Bolognese

  • La prima volta di Paolino Cocchi

    Paolino Cocchi

    Chiamatela curiosità, oppure una pagina estrapolata dall'albo dei ricordi, ma ciò che ci accingiamo brevemen­te a raccontare è una storia interessante che verte sull'ot­tantottenne Paolino Cocchi, presidente del Pedale Bolo­gnese dal 1972.

    Ferragosto del 1947, Cocchi, che allora abitava a Faenza, venne a Bologna a far visita ai parenti e saputo che all'in­terno dell'Ippodromo dell'Arcoveggio si svolgeva una gara ciclistica in circuito chiese a un parente di prestargli la bici da corsa in modo da poter partecipare alla manifestazione.

    Richiesta esaudi­ta, bici a sua disposizione e così s'iscrisse alla gara. Dopo aver sostato in mezzo al gruppo per quasi tutto il percorso, nel finale operò uno scatto che lo portò a tagliare il traguardo in prima posizione sorprendendo tutti. Fu la sua prima e unica vittoria. Ottenne però anche un ottimo quarto posto nel campionato Dace (divenuto poi Udace) che si svolse a Bologna.

     

     

  • PEDALE BOLOGNESE - anni 20

    Il Pedale Bolognese è in assoluto il sodalizio più vecchio del ciclismo di casa nostra, dato che è nato il 15 aprile del 1922.

    I fondatori furono Giulio Gotti, Amilcare Bonazzi, Rolando Buzzoni, Ugo Comelli, Nello De France­schi, Carlo Manaresi, Enrico Massarenti, Angelo e Amleto Paletti, Pompeo Rabbi, Athos Rivalta, Dubleto Rivalta e Fernando Sacchetti. Alla presidenza andò Giulio Gotti avvicendato nel tempo e nell'ordine da Tebaldo Bassi, Carlo Grandi, Guido Gualandi, Dino Donati, di nuovo Gulio Gotti, Mario Banzi, Ettore Mazzoli, Tiziano Baietti, Giorgio Reggiani e Paolino Cocchi, quest'ultimo in carica dal 1972.
    Un Pedale che quando nacque aveva una squadra di dilettanti di pri­m'ordine (in particolare si ricordano Francia, Ferioli, Fiorini e Bernardi) ma col passare del tempo decise di lasciare l'agonismo inventandosi addirittura il cicloturismo.
    Pare che l'attività cicloturistica in Italia sia stata 'inventata' proprio dal Pedale Bolognese nel primo dopo guerra. Un Pedale che in questo campo vanta ben otto titoli italiani Dace otte­nuti dal 1957 al 1965.