Ciclisti

  • Bruno Papaveri - 1947

    Bruno Papaveri

    Bruno Papaveri è nato il 31 luglio 1947 a Sasso Marconi e ha iniziato a correre nel 1961 nella categoria esordienti distinguen­dosi subito, così come ha fatto nel seguito della sua carriera fra gli allievi e i dilettanti, vincendo complessivamente una quaran­tina di gare.

    Il successo più prestigioso è stato senza dubbio quello che ottenne nel 1970 nel Gran Premio Roncolevà di Treven­zuolo di Verona dove dominò facendo il vuoto alle sue spalle.

    Da esordiente corse nel G.S. Pontec­chio Marconi; da allievo nella Serse Coppi, da dilettante nella Griss 2000, nell'Orlan­dini e nel G. Fortland di San Polo d'Enza.

     

     
     
     
  • Carlo Alberto Maiorino - 1993

    Carlo Alberto Maiorino

    Carlo Alberto Maiorino (nato il 30 luglio 1993 a Pompei, in Campania) è giunto a Calcara da piccolissimo ini­ziando a correre nella società locale fra i giovanissimi restandoci anche da esordiente e allievo.

    Quand'è diven­tato junior è passato alla Calderara. In tutto ha ottenuto oltre una cinquantina di successi, la maggior parte dei quali da esordiente.

    In questa categoria ha indossato anche la maglia di leader della classifica del Piccolo Tour Reg­giano che si svolge in diverse prove.

    Nel 2012 è approdato alla Banca Popolare dell'Emilia Romagna come dilettante ottenendo diversi buoni piazzamenti.

     

     

     

     

  • Carlo Maccagnani - 2005

    Nato il 12 gennaio 1946 è deceduto il 24 settembre 2005.
    Carlo Maccagnani, ottimo corridore, ma anche dirigente di grandi qualità: è stato presi­dente della Polisportiva Molinella e succes­sivamente ha ricoperto la stessa carica nel Mac Team di Molinella, da lui stesso fon­dato. Ha abitato per 25 anni ad Ospitai Monachese d'Argenta (Ferrara) e dopo il matrimonio si è stabilito a Molinella dove ha iniziato la carriera dirigenziale

     

  • Cesare Natali - 1958

    Cesare Natali Cesare Natali (nato a Molinella il 3 marzo 1958) iniziò a correre nel 1971 per i colori rossoblù della Polisportiva Molinella sotto la guida di Dino Dardi.

    Immediatamente vinse una gara in sella a una bici sportiva (cioè non propriamente da corsa) battendo atleti di spessore come Orlando Maini, Mauro Domenicali e Giovanni Grazia.L'anno successivo con una bici in piena regola vinse sei gare su strada, classificandosi poi al quinto posto nella finale italiana dei Giochi della Gioventù che si svolsero a Roma.

    Nello stesso  anno abbracciò l'attività in pista e venne inserito nella rappresentativa re­gionale per disputare il 12 maggio il Trofeo Armando Latini al motovelo­dromo di Torino (una sorta di campionato italiano per i Centri Coni) classificandosi secondo nella velocità. Nel 1973 vinse il titolo regionale della velocità esordienti e il successo gli spianò la strada (pardon, la pista) per entrare a fra parte delle kermesse sui... "tondini" partecipando a varie manifestazioni nazionali e vincendone una ventina. Memorabili le sue sfide a Varese nel Trofeo Bongiasca con Beppe Saronni.

    Nel 1998 depose la bici per intraprendere la carriera di speaker nelle gare e attualmente in questo settore è fra i più quotati a livello  nazionale.

     
     
  • Cesare Zini - 1887

    Cesare ZiniGrande amico e compagno di scuderia alla Stuc­chi di Alfonso Calzolari, vincitore del Giro d'Ita­lia del 1914, Cesare Zini, nato ad Anzola nel 1887 (morì nel corso della guerra 1915-1918), di gare ne ha vinte più di una quindicina (a quei tempi non si correva con la frequenza di oggigiorno), fra le quali il campionato Forti Pedale di Bolo­gna, gara di velocità sui 100 metri e di resistenza sui 60.
     
    Per Calzolari, Zini era una valida spalla, un aiuto importante in tante competizioni da lui vinte.

     
     
     
     
     
     
  • Cesarino Carpanelli

    I ciclismo bolognese ha perso un'altro pezzo della sua storia.
    E' scomparso all'età di 78 anni Cesarino Carpanelli, alteta che eveva militato tra i professionisti nelle file della Gris 2000 e Cosatto. Tra i dilettanti Carpanelli aveva vinto diverse gare tra le quali due tappe al Giro d'Austria, la Coppa Cicogna e la Milano Bologna. Passato professionista nel 1969, arrivò terzo al Giro del Piemonte alle spalle di Marino Basso e Oler Ritter.

     

  • Chiara Cenacchi - 1986

    Chiara Cenacchi

    Chiara Cenacchi è nata a Medicina il 2 agosto del 1986 ed ha iniziato a correre da giovanissima, a sette anni, nella Polisportiva Molinella, società che è presieduta dallo zio Giuseppe Verri.

    In carriera ha collezionato qual­cosa come oltre centocin­quanta vittorie conquistan­do anche una decina di ti­toli regionali e provinciali fra strada, pista e cross.

    E proprio nel cross, nel 2001 è salita sul terzo gradino del podio nel campionato italiano riservato alle allieve. Alla fine di quella stagione ha ces­sato l'attività.
    Ma che tipo di ciclista era Chiara?
    "Una velocista — spiega —, ma andavo bene anche sul passo. Disco rosso, invece, sulle salite: la montagna non la digerivo proprio".
    II suo modello?
    "L'immensa Fabiana Luperini: era fantastica".

     

  • Christian Marzoli - 1992

    Cristian Marzoli

    Cristian Marzoli è nato a Pavullo di Modena il 23 agosto 1992 e l'attività l'ha praticamente iniziata nella Ceretolese, so­cietà che l'ha visto trionfare nel 2006, come esordiente al secondo anno, nel campio­nato italiano su strada.

    Da allievo ha vinto una decina di corse, fra le quali una a Zola Predosa nel 2008.

    Passato fra gli juniores si è accasato all'Italia Nuova vincendo due volte, mentre da dilettante ha indossato le maglie della Bedogni, della Palazzago e della Fenice ot­tenendo diversi piazzamenti di rilievo. Questo ragazzo si è segnalato soprattutto per la grande combattività.

     

     

     

     

  • Claudio Marchesini - 1956

    Claudio MarchesiniClaudio Marchesini è nato a Bologna nel 1956 e il meglio di sé l'ha dato fra gli allievi in seno all'Italia Nuova, poiché con quella maglia ha vinto una trentina di gare.

    Memorabile quella ottenuta nella classica Bologna ­Caste! d'Aiano del 1971, quando riuscì a battere sul filo di lana di un niente Alberto Rosa;, il quale protestò parecchio con la giuria asserendo che era stata la sua ruota anteriore a tagliare per prima il traguardo. Purtroppo il fotofinish non c'era e così le rivendicazioni di Rosa (forse giuste, come qualcuno as­serì) caddero nel vuoto. Marchesini, che si aggiudicò anche un titolo regionale Uisp, da dilettanti corse per la modenese Artigianvetro diretta da Rino Montanari ma non ottenne risultati importanti.

     
  • Claudio Zambardi - 1957

    Claudio Zambardi Deceduto il 21 dicembre del 2013, Claudio Zambardi , cugino di terzo grado dello Zambardi sotto elencato, ha avuto una bella storia ciclistica. Nato a Ferrara il 22 agosto 1957, aveva iniziato l'attività da allievo imponendosi a Pontelagoscuro nel 1972, mentre l'anno dopo fece sua la Modena-Pavullo.

    Nel'75, da junior, s'impose nella premondiale di Saltara e fu convocato per il Mondiale di Losanna, ma una caduta lo tolse dalla lotta per il titolo iridato. Nel '76, in maglia Dossese, vinse tre gare e l'anno successivo si trasferì alla Del Tongo. Nel 1978 approdò alla Siapa Galliera fra i dilettanti vincendo sei competizioni, successi che ebbero l'effetto di segnalarlo agli scopritori di talenti per il professionismo.

    Tutto sembrava fatto per farlo entrare nel ciclismo che conta in seno alla lnoxpran, ma al momento della firma tutto saltò e così corse per un po' di tempo nella Lucchese.
    Smise di correre alla fine della stagione a causa di una dolorosa sciatalgia.

     

  • Claudio Zambardi, Junior - 1959

    Claudio Zambardi, Junior

    Nato ad Argenta di Ferrara il 20 febbraio 1959, Claudio Zambardi, cugino dell'omonimo sopra citato, ha iniziato l'attività nei giovanissimi della Santa Maria Codifiume rimanendoci anche da esordiente e da allievo.

    Passato fra gli juniores si è accasato all'Italia Nuova di Borgo Panigale, mentre da dilettante ha indossato la maglia della Reda di Faenza. Di vittorie ne ha ottenute diverse, così come piazzamenti di rilievo: in prima fila il secondo posto come esordiente nel Tricolore sulla pista del velodromo Monteroni di Lecce e il quarto da allievo a Forlì nella stessa specialità.

    Nel 1974 si è titolo regionale su strada. In totale ha vinto oltre una quarantina di corse, due in maglia Italia Nuova.

     

     

     
     
  • Corrado Ardizzoni - 1916

    Corrado Ardizzoni

    Corrado Ardizzoni era nato il 23 febbraio 1916 a Renazzo ed è morto il 14 marzo del 1980 a Cento.

    Ha avuto una brillante carriera che l'ha portato a vincere oltre una cinquantina di corse (diverse nel Bolognese), parecchie delle quali in pista. Fra i successi più prestigiosi, la Targa d'Oro Città di Legnano del 1936; la Coppa Ministero della Guerra del '37; il Giro dell'Emilia e la Coppa Collecchio del '38; il Trofeo Minardi del '46 e il Giro nel Medio Polesine del '47.

    Nel 1935 giunse secondo nel campionato italiano. Fu professionista nel '38 e nel '39. Nel 1936 prese parte alle Olimpiadi di Berlino classificandosi al quarto posto nella gara a squadre.

    Gli è stato intitolato il velodromo di Cento. Ha corso per la Centese e per l'Unione Ciclistica Modenese, dove aveva come compagno di maglia il bolognese Marco Cimatti.

     

  • Corrado Badini - 1919 -, "Patron" della Badini del Tongo

    Corrado Badini era nato il 5 novembre del 1919 ed è deceduto il 9 maggio del 2014.
    Mobiliere di Sala Bolognese molto apprez­zato, aveva l'hobby del ciclismo e proprio questa passione lo in­dusse a creare una società di dilettanti a Sala Bolognese, la Badini del Tongo che aveva come direttore sportivo Pietro Arbiz­zani. Una grave perdita per il ciclismo di casa nostra.

     

  • Corrado Galletti - 1945

    Corrado GallettiCorrado Galletti è nato il 23 febbraio del 1945 a Bentivoglio e ha corso nell'Italia Nuova (vincendo una trentina di corse) e da dilettante nella Sam­montana.

    Fatto curioso: nel 1963, da allievo, si aggiudicò a Modena una gara di notevole spessore ricevendo i complimenti di Faustino Coppi, figlio del grande Fausto e di Giulia Locatelli, più conosciuta come la Dama Bianca.

     
     
     
     
     
     
  • Cristian Gasperoni - 1970

    Cristian Gasperoni

    Cristian Gasperoni, nato a Lugo il 15 ottobre 1970, di carriera ne ha fatta parecchia, visto che è arrivato al professionismo vincendo gare di tutto di rispetto.

    Ha iniziato l'attività nella Cotignolese e una volta arrivato fra i dilettanti ha militato nella Cooperativa Ceramiche Imola guidata dall'ammiraglia da Pietro Arbizzani, Diego Ronchini e Italo Mazzacurati, società scomparsa nei primi anni novanta. Gasperoni di gare ne ha vinte tante e quelle di maggior rilievo sono senz'altro, l'ottava tappa del Giro d'Italia dilettanti del '95; la terza tappa del Tour de Suisse del '96; il Tour d'Ain e il G.P. Montanino del '98; la settima tappa della Vuelta d'Argentina del '99 e tante altre competizioni di primo piano.

    Entrato nel professionismo nel '96, ha corso per l'Amore e Vita, la Cantina Tolto, l'Acqua e Sapone, la Colnago, la Mercatone Uno (con Marco Pantani), la Ceramica Flaminia e la Naturino.

     

     
     
  • Da Tagliavini, in via San Felice, fra le tante stoffe si parlava di corridori

    Quello era un luogo d'appuntamento nelle mattinate dei giorni feriali per gli amanti del ciclismo bolognese.

    Il riferimento è al negozio denomi­nato Tagliavini e gestito da Angelo Bentivogli (morto il 17 marzo del 1997) che si trovava all'inizio di via San Felice, quasi accanto al Circolo Atc Giu­seppe Dozza. Angelo era il 'deus ex machina' della ciclistica Stracciari — Cebora (ex Culligan) e, come detto, il suo locale di stoffe e tendaggi era il punto di riferimento per molti personaggi innamorati del ciclismo per radunarsi e par­lare a ruota libera dello sport che prediligevano. Quel negozio non esiste più, al suo posto ce n'è uno di tutt'altro genere.

    Gli habitués mattinieri erano soprattutto Adolfo Pizzoli, presidente della Mauro Pizzoli; Giuliano Fanti, presidente della Stracciari; Paolo Benfenati, un appassionato che ogni do­menica era al seguito delle gare; Luciano Gabrielli, diesse della Calderara; il giornalista-pubblicista Giorgio Ventura (questi purtroppo sono tutti scom­parsi); Cesarino Carpanelli, ex corridore; Dante Guidi, diesse della Galliera, e anche chi scrive queste note.

    Il "pieno" c'era soprattutto nei mesi invernali, quando il ciclismo pe­dalato era in letargo e perciò teneva banco quello parlato. Si consideravano prevalentemente i probabili trasferimenti degli juniores e dei dilettanti da un club all'altro, pane fragrante per chi era alla ricerca di notizie di prima mano da trasmettere ai giornali, come per l'appunto allora era l'autore di questo libro, al quale — è superfluo dirlo — oggi quei personaggi mancano molto.

     

     

  • Damiano Margutti - 1986

    Damiano Margutti

    Damiano Margutti è nato a Ferrara il 7 marzo del 1986, ma avendo militato nel 2005 fra i dilettanti in seno alla disciolta ciclistica Eternedile Ozzanese, consideriamolo bolognese adottivo.

    Nel 2011 è passato fra i professionisti indossando le insegne della De Rosa Flaminia e dell'Androni Giocattoli. Ha vinto in tutto 170 gare fra giovanissimi (125), esordienti (20). Allievi (12), juniores (8) e dilettanti (5). Inoltre, nel 2009 è giunto secondo nel Tricolore la bici al chiodo nel 2012 dedicandosi interamente al lavoro. Una bella carriera la sua sfociata nel professionismo dove, però, non ha mai vinto.

     

     

  • Daniele Gnugnoli - 1967

    Daniele Gnugnoli era nato il 30 gennaio del 1967 ed è de­ceduto il 24 dicembre del 2004 in seguito ad una rovinosa caduta da un ponte, urtato da un veicolo.
    Era presidente della ciclistica G.Z. in seno alla quale si cimentava sulle strade nella categoria amatoriale.

     

  • Dante Orlandi - 1934

    Dante Orlandi

    Udite udite! Questo signore, nato a Bologna il 23 aprile 1934, specialista nelle gare contro il tempo, da dilettante si è permesso il lusso di battere in questa specialità il "Treno di Forlì, al secolo Ercole Baldini, crono-man di prima grandezza.

    Una vera furia a tic tac, Dande Orlandi, dato che di corse di questo tipo ne ha vinte undici. Venne battuto una sola volta in carriera e precisamente dal pavullese Romeo Venturelli. Ma Orlandi non vinceva solo le crono, tagliava spesso il traguardo davanti a tutti anche nelle corse in linea visto che ne ha portate a casa una quarantina, fra le quali la Vignola-Guiglia per tre volte di seguito; la Coppa del Tessile di Busto Arsizio; il G.P. Cooperazione di Cattolica e il G.P. Camaiore, gara firmata da grandissimi campioni, fra i quali Eddy Merck nel '71, Roger De Vlaeminck nel '72, Francesco Moser nel '75, Giuseppe Saronni nel '79, Moreno Argentin nel 1983, Paolo Bettini nel 2013 e Peter Sagan sempre nel 2013.

    Donati ha corso nel Felsineo, nella Casaralta, nell'Olmese, nella Serse Coppi e nella Tre Ponti di Busto Arsizio. Ha cessato l'attività nel 1960 dopo aver militato fra i professionisti due stagioni come indipendente.

    Dante ha un solo cruccio: aver perso il Tricolore di Cosenza dopo essere stato in fuga da solo per 160 chilometri e ripreso in prossimità del traguardo.
    "Mi sta ancora nel gozzo quella sconfitta"- ha detto con rammarico.

     

  • David Colgan - 1981

    David Colgan

    Nato a Bologna il 3 agosto 1981, David Colgan, ha iniziato nella Ciclistica San Lazzaro restandoci anche da esordiente, mentre da allievo e junior ha vestito i colori giallo-rosso-blu della Calderara Stm Riduttori.

    Passato dilettante under 23 è andato alla Ravonese di Bologna e successivamente nella padovana Filmop Arcasa, con la quale si è cimentato in diverse corse a tappe, come il giro d'Ungheria, dove ha indossato la maglia di miglior giovane. Correva per la Filmop anche nel settembre del 2002, quando si classificò terzo nel prestigioso Trofeo Pizzoli, tagliando il tra­guardo con lo stesso tempo del vincitore, l'Élite Alex Gualandi. Pur giungendo primo nella sua categoria, e pur essendo non solo emiliano ma bolognese di nascita, non gli furono assegnate le maglie della re­gione e della provincia in palio in quella gara, perché correva per una squadra veneta, dal momento che il regolamento tiene conto dell'emilianitào bolognesitàdella squadra anziché dell'atleta.

    Gli ultimi anni da dilettante la ha trascorsi nella romagnola Reda allenata da Michele Coppolillo, con la quale ha partecipato al Giro d'Italia. Poi è passato alla Dalfiume Cicli Cinzia di Osteria Grande, con la cui maglia ha corso i campionati italiani di Pisa nel 2004.