Bologna nella storia

  • Enrico Montanari - 1985

    Enrico Montanari

    Enrico Montanari è nato a Sassuolo di Modena il 19 febbraio del 1985

    ma si può tranquillamente dire che i natali ciclistici che contano li ha avuti a Calderara di Reno fra gli juniores, categoria che l'ha visto primeggiare di­verse volte, tre nel 2003 e precisamente a Faenza, a Castel d'Azzano (Ve­rona) e a Cassanigo di Ravenna, piazzandosi poi al terzo posto a Sacile di Udine in una competizione che l'ha visto sempre all'attacco.

    L'anno prima, sempre in maglia calderarese, aveva conquistato in pista i titoli provinciali della velocità e dell'individuale a punti.

    Passato dilettante, ha ottenuto undici successi e cinque piazzamenti d'onore. In questa categoria ha indossato le insegne della Sergio Dalfume, della Podenzano, della Lucchini, della Zoc­corinese e della Finauto, mentre da professionista ha corso nella Wit e nella greca Kastro.

     

     

     
     
  • Enrico Pritoni - 1993

    Enrico Pritoni

    Enrico Pritoni è nato a San Giovanni in Persiceto il 13 gennaio 1993 e vive a San Matteo della Decima.

    Da esordiente e allievo ha indossato la maglia della Calderara vincendo due titoli provinciali: in pista nella velocità, nel 2007 da esordiente e su strada l'anno dopo da allievo. Oltre alle insegne calderaresi ha indossato quelle della Calcara, della Stella Alpina di Renazzo e della Sancarlese.

    Con addosso questa maglia si è classificato nel 2008 al terzo posto nel Tricolore a cronometro allievi.

     

     

     

  • Enrico Zuppiroli - 1959

    Enrico Zuppiroli Enrico Zuppiroli è nato a Cento il 18 luglio 1959 ed è stato un eccellente pista nella velocità.

    Sui "tondini" ha vinto più di una cinquantina di gare, esibendosi nei velodromi più qualificati d'Italia. Il primo impatto con la bici l'ha avuto a undici anni come cicloturista in una squadra di Pieve di Cento, ma l'attività vera e propria l'ha iniziata nella Centese, società che non ha mai abbandonato.

    Come detto, ha vinto tanto in pista, ma quello che l'inorgoglisce sono i due terzi posti ottenuti nei campionati italiani di velocità nelle categorie allievi a juniores rispettivamente a Forlì e Torino.

    Anche su strada si è distinto, soprattutto a Calcara e Pieve di Cento dove è riuscito ad imporsi più volte.

     

     

     
     
  • Enzo Borsari - 1947

    Enzo Borsari

    Nato a Riale nel 1947, Enzo Borsari ha debuttato nel ciclismo 1'8 luglio del 1962 a Calcara nella Giornata Olimpica per non tes­serati vinta dal lavinese Adriano Carini.

    Corse quattro anni nella Calcara otte­nendo innumerevoli piazzamenti. Era uno scalatore, ma difettava nello spunto veloce e questo handicap l'ha privato di numerosi successi.

    Da esordiente si aggiudicò parec­chie gare, fra le quali il 15° G.P. Esercenti e Industria del 1964 dove riuscì a staccate tutti sulle rampe del Mongardino. Al traguardo giunse con 25 secondi di margine sull'amico Gianni Cappi.

    Passato dilettante, andò alla Mauro Pizzoli, ma la mancanza dello spunto veloce lo penalizzò molto.

     
     
     
  • Fabio Aru - 1995


    Fabio AruFabio Aru, il talento sbocciato al caffè Margherita di Casalecchio.

    Questo eccezionale scalatore viene dalla Sardegna, essendo nato e cresciuto a Villacidro (capoluogo della nuova provincia del Medio Campidano) il 3 luglio 1995; ma ciclisticamente è bolognese, poiché l'attività veramente impegnativa l'ha intra­presa a quindici anni venendo a gareggiare per la Ccv di Sasso Marconi sia nei cir­cuiti del cross sia su strada. E' stato Andrea Cevenini, diesse di quella società ciclistica, a scoprirlo e inco­raggiarlo a dare il massimo impegno, facendolo crescere per gradi.

    Un lavoro di pazienza che ha dato frutti eccezionali, visto quello che il ragazzo è capace di fare sulle grandi montagne.

    Alla società sassese è rimasto fino al passaggio fra i dilettanti, quando si è ac­casato alla Palazzago di Ivano Locatelli, consigliato appunto da Cevenini, il quale ha continuato a seguirlo dall'ammiraglia, anche perché nel frattempo la Ccv si era sciolta. Nella Palazzago il giovane talento sardo ha cominciato a fare faville vincendo a ripetizione, tanto da interessare diverse società professionistiche, in prima fila l'Astana. Il generai manager Alexandr Vinokurov, medaglia d'oro alle Olimpiadi di Londra, vide subito in lui un futuro campione a lo tesserò vincendo la concorrenza della Sky e dell'Acqua Sapone.

    Come ben si sa, Aru ha ripagato immediatamente la fiducia del kasako esplo­dendo al Giro Rosa del 2014 (vinto da Nairo Quintana) aggiudicandosi alla grande in solitudine la quindicesima tappa (Valdengo-Pian di Montecampione) e piazzan­dosi al terzo posto nella classifica finale.

    E nel Giro del 2015 Aru ha fatto addirittura meglio, vincendo due volte conse­cutive per distacco (a Cervinia e al Sestriere) e finendo secondo posto alle spalle del fuoriclasse Contador che a fatica è riuscito a conservare un vantaggio di 1'53". Pec­cato che nelle tappe iniziali Aru non fosse al meglio della condizione fisica...

    Ma il capolavoro completo il campione sardo l'ha compiuto tre mesi dopo vin­cendo la Vuelta di Spagna che vedeva al via quasi tutti i migliori assi fra cui il suo compagno dell'Astana Vincenzo Nibal i (squalificato al termine della seconda tappa per essersi fatto trainare dopo una caduta) e Christopher Froome, fresco dominatore del Tour de France (costretto al ritiro per la frattura di un piede ma ormai s'era capito che le sue polveri erano bagnate). Alle sue spalle dopo una avvincente e incerta bat­taglia durata per tutta la corsa, si sono piazzati lo spagnolo Joaquim Rodriguez, il polacco Rafal Majka e il colombiano Nairo Quintana.

    Dunque, un Aru fra i grandi del ciclismo che conta. Ma lui non si è montato af­fatto la testa, è rimasto il ragazzo modesto e timido di quand'era alla Ccv, ricono­scente verso Andrea Cevenini che l'ha aiutato a crescere e al quale è ancora molto legato. E, quando passa dalle nostre parti, fa ben volentieri una puntatina al Caffè Margherita di Casalecchio di Reno per salutare i vecchi amici. Quel ritrovo gli è pro­prio rimasto nel cuore, dato che è stato proprio lì che ha sottoscritto i primi contratti importanti. Ovviamente assistito da Cevenini, il suo mentore.

  • FAENTINA - 1954

    Questa ciclistica, nata ufficialmente il 2 dicembre 1954, di corridori di spessore ne ha avuti parecchi, ma è indubbio che il bolognese Adler Capelli occupi un posto di grande rilevanza.

    Vittorioso innumerevoli volte su strada e su pista (i Tricolori non si contano), quest'atleta ha nel palmares due titoli mondiali nell'inseguimento a squadre sui tondini conquistati a Manchester nel 1996 (correva con Cristiano Citton, An­drea Collinelli e Mauro Trentin) e a Perth (Australia) l'anno dopo assieme a Colli­nelli, Citton e Mario Benetton.
    Attaccata la bici al chiodo (si fa per dire poiché ci sale ancora, ma per puro divertimento), Adler ha aperto un ristorante-pizzeria nella sua Galliera, locale che è sempre pieno di gente. Tornando alla Faentina, che da qualche anno ha solo i giovanissimi, va detto che uno dei fondatori è il grande Vito Ortelli (ha vinto tre Tricolori, uno su strada e due in pista) e che alla presidenza c'è Annalisa Cavassi.

     

  • FERRETTI AVIS BUDRIO

    Ferretti Avis Budrio

    La data di nascita risale al 1979. Questa ciclistica conta oltre una cin­quantina dei soci molti dei quali svolgono attività in tutta scioltezza, peda­lando solo per sano divertimento.

     


     

     

  • FORTI E LIBERI SAN RUFFILLO

    Forti e Liberi San Ruffillo

    Cessata l'attività agoni­stica, la vecchia Forti e Li­beri San Ruffillo dopo qualche anno di inat­tività fu rifondata e tornò in scena nel cicloturismo orga­nizzando affollati raduni.

    At­tualmente il presidente è Sergio Romagnoli.

     

  • FORTI E LIBERI SAN RUFFILLO - 1946

    Forti e Liberi San Ruffillo

    Venne fondato nel 1946 da quattro ex ciclisti: Campomori, Baratta, Matteuzzi e Orlando Genovesi.

    Inizialmente il nome era Bar Sport Turismo e la sede si trovava in un cortiletto adiacente al locale in zona San Ruffillo. Nel 1971 le consegne le prese Gianni Zaga (vice presidente Athos Pez­zol i, segretario Paolo Faenza, cassiere Gino Girotti e direttore sportivo Fran­cesco Genovesi).

    Di vittorie la Forti e Liberi non ne ha ottenute molte, anche perché si dedicò soprattutto al settore organizzativo. Il corridore più rappresentativo fu Umberto Trifogli che si ag­giudicò diverse competizioni fra le quali la Coppa Vittorio Vanelli (nel '49 e nel '51) orga­nizzata dallo stesso gruppo.

    Nella foto: 27 marzo 1949, cronoscalata Bologna-Monte Donato: vittoria di Baratta (a destra), terzo Campomori. Questi due atleti furono fra i fondatori della Forti e Liberi San Ruffillo

     

  • FORTI LIBERI FORNI - 1923

    Nata nel 1923 e presieduta ora Sergio Luci, questa società ha avuto nei ranghi come dilettanti atleti di chiaro valore, fra i quali, Vito Ortelli, Luciano Succi, Glauco e Widmer Servadei, Umberto Drei, Leo Castellucci, Nino e Alberto Assirelli, Sante Lombardi, Mauro e Maurizio Ortali, ma soprattutto Arnaldo Pambianco (nato a Bertinoro il 16 agosto 1935), vincitore del Giro d'Italia del 1961.
    Oltre ai dilettanti in passato la Forti Liberi ha avuto valenti allievi e juniores.

     

  • Francesca Genovese - 2002

    Francesca Genovese

    Francesca Genovese è nata il 10 dicembre del 2002 a Torre Annunziata di Napoli, ma è giunta a Molinella da piccolissima indossando la maglia della locale ciclistica e mantenendola sulle spalle fino alla categoria allieve.

    Ha vinto una quarantina di gare, gran parte delle quali fra i giovanissimi, aggiudicandosi anche diversi titoli regionali e provinciali nella strada e nel cross.

    Era una velocista esplosiva, praticamente una scheggia. Ed è proprio in virtù questa dote che riuscì a primeggiare molte volte sui rettifili finali.

    Da tre anni si è trasferita a Milano con la famiglia e ha deciso di abbandonare il ciclismo. Un vero peccato perché aveva le qualità per emergere anche nelle categorie superiori.

     

  • Francesca Scaramagli - 1982

    Francesca Scaramagli

    Francesca Scaramagli è nata a Bologna il 31 marzo 1982 ed ha iniziato l'attività ciclistica nella San Lazzaro nella categoria giovanissimi, vincendo a mani basse in campo femminile, superando sovente anche i maschietti.

    Nel 1994 è approdata alla Villafon­tana e l'anno dopo ha preso parte al campionato italiano per le esordienti che si è svolto a Savigliano, in provincia di Cuneo, ottenendo un apprezzabile sesto posto.

    Ha cessato l'attività subito dopo quel lusinghiero risultato per il fatto che lo studio le impediva di allenarsi con una certa frequenza. In bici, però, ci va an­cora, ma soltanto per puro divertimento.

    Nella foto: Francesca Scaramagli (sulla destra) con le compa­gne Sonima Spiga e Monica Ravarsini

     

     

  • Francesco Bazzani -1948

    Francesco Bazzani

    E' stato un vincente fra i dilettanti e lo dimostrano le oltre trenta gare che ha portato a casa fra le quali la Coppa Valli di Arezzo, il Trofeo Minardi, il Circuito del Porto, il Trofeo Pizzoli ('68) e la Coppa Varignana del 1971.

    E' nato a Santa Maria (Veneto) il 3 maggio 1948 e ha corso per la Polisportiva Molinella, la Rinascita Ravenna, la Magnifiex, la Dreher e la Vibor. E' stato professionista dal 1973-1976 voluto principalmente dall 'indimenticato Luciano Pezzi che l'aveva visto all'opera più volte. Da dilettante, Landini ha vinto il titolo italiano crono-squadre con Tono' i e Zamagni.

     
     
     
  • Francesco Magni - 1976

    Francesco Magni

    Francesco Magni è nato a Novafeltria il 20 novembre 1976 e ha militato nel l'Eternedile Ozzanese.

    Nel 2002 è passato professionista nella Mobilvetta lasciando poca traccia a causa di vari infortuni che l'hanno penalizzato molto. Viceversa da juniores e da dilettante: in quest'ultima serie ha vinto la Coppa Varignana nel 2001, la terza tappa del Giro d'Italia Baby (a Este) e la seconda frazione del Giro della Valle d'Aosta nella stessa annata.

    Facendo un passo indietro, nel 1999, si è imposto a Montegranaro e si è classificanto al terzo posto a Capodarco. Terminata la breve parentesi professionistica (una stagione) si è calato fra gli amatori nella Valmarcing ottenendo il secondo posto a San Vittore di Cesena nel Trofeo Amadori e in una competizione svoltasi all'Autodromo di Imola.

    Oltre alle maglie dell'Eternedile e della Movilvetta, ha indossato quelle della Sogena (vi aveva iniziato la carriera nel '90), della Scrigno, dell'Audax Piobbico, della Valdarno e della Montegranaro.

     
     
  • Francesco Messieri - 1996

    Francesco Messieri

    Questo ragazzo ha vinto tantissimo, soprattutto nella categoria giova­nissimi, ma anche da esordiente primo e secondo anno.

    Questo l'elenco delle sue vittorie: nel primo anno (2009) a Bologna, Verica di Modena, Prato di Correggio, San Matteo Decima, Santa Maria Codifiume, Villafontana e Calcara; nel secondo anno (2010) a Vicchio di Firenze, Bomporto di Mo­dena, Verica, Castenaso, Lesignana di Modena e Calcara. Nel 2011 è passato fra gli allievi e non è mai riuscito a primeggiare.
    Ma l'anno dopo (sempre fra gli allievi) le cose gli sono andate molto meglio, dato che è salito sul più alto gradino del podio a Lesignana, Bagni di Parma, Agliana di Pistoia, Al­bareto d'Adige (Verona) e Pianoro. Infine, fra gli juniores ha ottenuto una sola vittoria nel 2014, in pista a Forlì.

    Francesco Messieri, nato il 18 giugno 1996 a Bologna, ha corso nella Sport Reno e nella Cadeo di Piacenza e in totale il suo palmarès di successi, partendo da quando gareggiava fra i giovanissimi, ammonta a un'ottantina di corse. 

     

  • Francesco Nicolò Calì - 2002

    Francesco Nicolo Cali

    Per Francesco Nicolò Cali, il 2016 è stato un anno da incorniciare visto che ha con­quistato due maglie tricolori nella categoria esordienti, una su strada (secondo anno) a Comano Terme di Trenta, e l'altra su pista, nella velocità.

    Nato a Mirandola il 17 aprile 2002, ha ini­ziato a correre nella G. I giovanissimi della San Felice, trasferendosi poi alla Sozzigalli una volta entrato nella G4. In questa società c'è restato anche da esordiente. Un fulmine nelle volate, caratteristica che gli ha consen­tito di superare quota cento in fatto di vit­torie. Come tanti altri giovani modenesi, ha scelto molte volte il territorio bolognese per cimentarsi.

     

     

  • Franco Commissari - 1946

    Franco Commissari

    Cognato di Bruno Papaveri (ha spo­sato la sorella), Franco Commissari, nato a Bologna il 24 aprile 1946, ora è un ec­cellente cicloamatore ma da ragazzo è stato un apprezzabile allievo, junior e di­lettante.

    Infatti, in quest'ultima categoria si è aggiudicato una trentina di gare, fra le quali il prestigioso Piccolo Giro del­l'Emilia.

    Complessivamente ha vinto una sessantina di corse, conquistando anche il titolo nazionale autoferrotranvieri.

    In un passato non troppo lontano ha guidato l'ammiraglia della Nazionale femminile, svolgendo nel contempo anche il ruolo di meccanico. Un perso­naggio davvero tuttofare nell'ambito del ciclismo.

     

     
     
     
  • FUNESE di Funo di Argelato - 1985

    Funese

    Era il 1985 quando l'indimenticato Aldo Bassi decise assieme a pochi altri di creare a Funo di Argelato una società ciclistica.

    E così nacque la Fu­nese sponsorizzata dalla ditta Novogas. Ovviamente Bassi ne prese la pre­sidenza, sostituito da Giuseppe Toni quando, nel 1990, ci lasciò. E fu subito una Funese da riflettori puntati perché immediatamente prese a vincere, so­prattutto con Adler Capelli, il quale nel 1987, al velodromo Monteroni di Lecce, conquistò il titolo italiano nell'inseguimento individuale della cate­goria allievi.

    Oltre a Capelli meritano una particolare citazione altri due alfieri delle squadre giovanili: Denis Sighinolfi, che salì alla ribalta vincendo fra gli ju­niores tre competizioni importanti, e l'allievo Daniele Colasuono che riuscì a distinguersi aggiudicandosi, fra l'altro, il prestigioso Gran Premio Tricolore di Bologna del 1999 organizzato dalla Mauro Pizzoli.

    La società argelatese rimase sulla scena agonistica per una quindicina d'anni.

    Nella foto: Gli juniores della Funese degli anni novanta. Da sinistra: il presidente Giuseppe Toni, Tiziano Zanelli, Denis Sighinolfi, Stefano Ferioli, Stefano Scarpelli, Gianni Lanzarini, Fabrizio Malagoli, Marcello Guaitoli, Massimiliano Orsi e il diesse Cesarino Carpaneli.

     

  • G. C. MELOTTI BICI

    GC Melotti Bici

    Nacque una quarantina di anni fa, attualmente ha oltre una ventina di iscritti, è affiliato all'Acsi e alla presidenza ha Mirko Buson.

    È un gruppo sempre sulla scena, e partecipa ai raduni organizzati nel Bolognese, alle Granfondo e anche a gite turisti­che impegnative. Nella sua ba­checa fanno bella mostra una miriade di coppe e trofei, segno evidente della notevole attività svolta.

     

     

     

  • G. M. CREVALCORE

    GM Crevalcore

    Affiliata all'Uisp questa cicli­stica del Patron Gabriele Malaguti si è fatta vedere parecchio in campo agonistico amatoriale, so­prattutto con Walter Diegoli, vin­citore di parecchie competizioni di grido.

    Attualmente si dedica so­prattutto alle Granfondo ed anche in questa specialità è sovente emergente, anche se non dispone più di Diegoli passato alla Virginia di Modena.