Dante Guidi, nato a Galliera il 3 settembre 1950, non ha lasciato traccia da corridore ma da diesse ha fatto cose egregie, soprattutto nella Galliera, guidando alla vittoria dall'ammiraglia molti allievi, in prima fila Marco Bo­netti, Andrea Tedeschi e Alberto Rimondi, tre amiconi per la pelle che pro­prio per questo erano soprannominati "I tre moschettieri".

Erano strettamente legati e fedeli al motto, "Tutti per uno, uno per tutti", preso a prestito dal famoso romanzo "I Tre Moschettieri" di Alessandro Dumas. Marco, Andrea e Alberto erano sempre insieme sul finire egli anni ot­tanta e talmente uniti in corsa, al punto che se uno andava in fuga gli altri due fungevano da stopper impedendo agli inseguitori di andare a ripren­derlo. Una tattica studiata a tavolino e che sovente si dimostrava vincente come testimoniano le trenta vittorie che il terzetto portò a casa complessi­vamente nel periodo 1987-1988.

E' una storia che merita di essere raccontata questa di Adler Capelli che nel pieno delle forze, a ventisette anni (è nato a San Pietro in Casale l'otto novembre del 1973), nel 2000 ha lasciato il ciclismo per darsi con successo alla ristorazione.

Il suo ristorante-pizzeria di Galliera, "La Corte del Duca" è sempre pieno di clienti ansiosi di gustare le ottime pizze e la buona cucina tradizionale. 

Dunque, bravo Adler capace di prendere il coraggio in mano per farsi una posizione invidiabile in età ancora ottima per conseguire altri successi prestigiosi in veste di atleta. Ricordiamo che Adler è stato un grande nel ciclismo dilettantistico, soprattutto in pista, dato che ha vinto due Mondiali nell'inseguimento a squadre (a Manchester nel 1996 e a Perth, in Australia, l'anno dopo), ot­tenendo anche il quinto posto nel chilometro da fermo alle Olimpiadi di Barcellona del 1992 e il quarto in quelle di Atlanta del '96.

Questo negozio si trova al numero tre di via Cesare Battisti, a Bologna, ed è gestito da Elisabetta Mondini, figlia di corridori purtroppo scomparsi di recente.

Giorgio Mondini era il padre e Renata Sancini la madre: le loro 'storie pedalatorie' si leggono a parte. In questo negozio l'aria ciclistica si respira a pieni polmoni, poiché oltre ai pregiati indumenti in pelle e la bigiotteria d'autore sapientemente esposti, le foto in bici di Giorgio e Renata tappezzano le pareti. Del resto quel punto vendita fu proprio Giorgio ad aprirlo assieme alla moglie e tutte le creazioni artigianali sono opera di loro due e del figlio Alessandro, fratello di Elisa­betta. Peccato che il 31 dicembre del 2015 questo singolare negozio abbia chiuso i battenti.