Manlio D'Amico

Il riferimento è allo studio dell'avvoca­to Manlio D'Amico nella centralissima via Farini di Bologna.

Come accennato sopra, D'Amico è il presidente dello lus Bologna, la squadra degli avvocati, ma­gistrati e notai ciclisti e ricopre la stes­sa carica anche nel Pedale Piascistico fondato nell'ottobre del 1986 e arrivato a spegnere trenta candeline. D'Amico è dal 2015 anche il presidente naziona­le dell'Aimac ed è stato procuratore fe­derale della federazione ciclistica italiana per dodici anni. Ora è coordinatore del Magazin "Toghe in Tuta", la rivista delle associazioni sportive dello lus. Nel suo studio il ciclismo è in grande evidenza.

 

Luca MazzantiBeh, in verità non è proprio così, Luca Mazzanti, ex professionista del pedale, non si limita soltanto a seguire i giovani emergenti per fare avere loro buoni contratti, nel suo carnet ci sono anche atleti affermati, come Sonny Colbrelli, Filippo Pozzato. Manuel Bel­letti, Andrea Fedi, Eugert Zhupa e altri, mentre fra le nuove leve figurano Lorenzo Fortunato, Vincenzo Albanese, Simone Velasco, Nicolò Pacinotti e così via.

Luca Mazzanti, nato a Bologna il 4 febbraio del 1974 e che ha iniziato a correre nei giovanissi­mi nella Pianorese, da professionista ha vinto una decina di corse e per uno che svolgeva pre­valentemente mansioni di gregario non è poco. Ha cessato l'attività nel 2013 e da allora non ha più corso.

"Infatti ho smesso, spiega, anche se in bici ci salgo ancora ma per puro divertimento. La passione è passione e non la si dimentica tanto facilmente. Adesso impiego il mio tempo per cercare di trovare casa a quei corridori che non hanno un contratto. E' un lavoro che mi soddisfa molto".

 

 

Purtroppo è così, dopo il Trofeo Pizzoli, la Bologna - Raticosa, la cronoscalata Bo­logna - San Luca e la Milano - Bologna, tutte gare per i dilettati, anche il G.P. Tri­colore per gli allievi è stato messo in soffitta.

Una gara storica che andava in scena (pardon, in strada visto che era in linea) il 25 aprile, purtroppo non c'è più. Nata nel 1938 ha chiuso i battenti nel 2015. Una competizione di tutto rispetto che ha avuto vincitori eccellenti, con in prima fila il grande Ercole Baldini (1951), vincitore nella gara in linea alle Olimpiadi di Melbourne (Australia) del 1956, del Giro d'Italia del '58 e del Mondiale di Reims (Francia) su strada nello stesso anno.

Strade Bianche di MordanoSulla prima edizione delle Strade Bianche di Mor­dano organizzata dalla Nuova Placci non potevamo chiudere gli occhi.

Una gara spettacolare per dilet­tanti Under 23 che si è svolta sabato 25 marzo scorso e che ha avuto ai nastri di partenza 153 atleti di nazionalità diverse (Italia, Russia, Gran Bretagna, Colombia, Polonia, Ucraina, Lituania, Marocco, Alba­nia, Slovenia, Repubblica di San Marino, Australia e Nuova Zelanda) e che è stata vinta dal russo Roman Kustadinchev della Rusvelo con un arrivo a braccia alzate. Al secondo posto si è piazzato Matteo Moschetti della Viris Maserati a 9" e al terzo, Federico Sartor della Colpak. Una corsa magnifica, detta Pic­cola Roubaix per l'impegnativo percorso (17 settori di sterrato, pari a km.21,300) e messa al via in modo esemplare.

No, non potevamo ignorarla, anche perché la so­cietà organizzatrice risiede nel comprensorio territoriale imolese. Una società nata nel 1992 e che ha avuto juniores interessanti. Da diversi anni La Placci non è più sulle strate con gli atleti, ma organizzativamente c'è ancora come dimostra la gara "Strade Bianche" che ha messo al via. Alessandro di titoli non ne ha vinti, ma può vantare oltre una sessantina di successi.

Chiusa l'attività pedalatoria, almeno riguardo alle gare, poiché in sella ci salgono ancora, ma per puro divertimento, nel 1987 hanno creato un'azienda di im­pianti tecnologici d'avanguardia denominato Tulipano. Davvero in gamba in bici e sul lavoro.

 

Erano assieme nella Ravonese da ragazzini, erano insieme nella Stracciari Cebora da dilettanti e insieme sono anche adesso che la bici l'hanno attaccata al chiodo.

Il ri­ferimento è ai fratelli Gianfranco e Alessandro Contri, classe 1970, il primo; classe 1968, il secondo. Figli d'arte (il pa­dre Armando è deceduto il 23 dicembre del 2010 dopo aver vinto una quarantina di gare e conquistato tre titoli italiani),

Per la verità, i fratelli sono tre più una sorellina, al secolo, Jonathan Joseph, Sebastian David, Florian e Annaluna.

Tutti hanno iniziato a correre nella Pianorese fra i giovanissimi restandoci anche da esordienti. Passati fra gli allievi sono an­dati alla San Lazzaro. Questo, però, vale solo per Jonathan e Sebastian, perché Flo­rian e Annaluna la maglia della Pianorese la indossano ancora: il ragazzino corre ne­gli esordienti e la piccola nelle giovanis­sime. Fra le due società esiste un accordo ben preciso, nel senso che quando gli atleti passano allievi, automaticamente vanno a infoltire il sodalizio sanlazzarese, dato che quello pianorese non va oltre gli esor­dienti. Vediamoli da vicino i quattro "talentini", ma non prima d'aver detto che la loro mamma è olandese e il padre un italo-siriano.

David ColganUn altro momento significativo ricavato dall'albo dei ricordi: la bici con la quale Da­vid Colgan, ex San Lazzaro, ex Calderara, ex Ravonese ed ex Filmop, ha iniziato a correre.

Dice lui: "Per il trentacinquesimo complean­no ho ricevuto da mamma e papà un regalo inaspettato: la mia prima bici da corsa dello storico telaista bolognese Patelli e rimessa a nuovo.

Mi fu regalata il giorno di Natale del lontano 1990, inizio di una grande passione trasmessa da mio padre Stephen James Col­gan che mi ha insegnato, e che continua ad in­segnarmi tanto sulle due ruote! Il mio grande "Sole", Debora Boschin, ha completato il tut­to con un'opera d'arte, come solo lei avrebbe saputo fare".

 

Ceretolese foto storicaSiamo nel lontano 1976 e la foto in questione è della Ceretolese, dove compaiano atleti di quell'epoca e precisamente, Paolo Ganzerli, Mirco Grossi, Moreno Cap­poncelli , Stefano Vignoli, Gil­berto Bellucci e Franco Chini.

Va tenuto presente che Mirco Grossi per un breve periodo è stato presidente del comitato bolognese della federazione ciclistica; Moreno Cappon­celli è stato un valente pistard (Tricolore nel 1981 nella velo­cità e nell'open e tre anni dopo nel keirin) e Franco Chini del­la Ceretolese è l'attuale presi­dente.

Nella foto da sinistra: Paolo Ganzerli, Mirco Grossi, Moreno Capponcelli Stefano Vignoli, Gilberto Bellucci, Franco Chini

 

 

Per la verità, i fratellii sono tre più una sorellina, al secolo, Jonathan Joseph, Sebastian David, Florian e Annaluna.

E' un gruppo che nel tempo libèro pedala forte partecipando a manifestazioni di tutto rispetto, come Granfondo. Giri impegnativi, ma soprattutto i Tricolori forensi. Fanno parte dello lus Bologna che, come si leggerà nel testo dedicato alle società, è presieduto dall'avvocato Manlio D'amico. I soci sono una quarantina. Vediamo i più significativi.

All'Arida Caffè, a Bologna in via Vittorio Veneto 17, si gustano aperitivi d'autore e tramezzini sfiziosi, ma soprattutto si parla di ciclismo poiché il titolare, Fabrizo Pedini, detto "Biccio", è un cicloamatore dei più appassio­nati e può vantare ottimi risultati, come testimoniano le oltre trenta gare vinte.

E' un velocista, diciamo così, alla Cavendish, tenendo ovviamente conto delle proporzioni. Purtroppo per lui, però, sulle salite boccheggia e questo notevole handicap l'ha sovente penalizzato, soprattutto nelle gare più agguerrite, dove sono in palio i titoli nazionali su percorsi tutt'altro che piatti. Per la cronaca, nei Tricolori del 2012 e del 2014 si classificò al se­condo posto. Beh, non male.