Bologna nella storia

  • Stefano Ballandi - 1955

    Stefano BallandiStefano Ballandi è nato a Bologna il 21 settembre 1955.

    Ha iniziato a correre da allievo nell'Italia Nuova vincendo su­bito due corse: la Coppa Ital­mangimi di Bubano di Imola e il Giro dei Comuni della Bassa Bolognese di San Pietro in Ca­sale. Passato fra i dilettanti di terza serie, ha indossato la ma­glia della Culligan (divenuta in seguito Stracciari e Cebora) ma non lasciando segni particolari.

    Ora svolge il compito di ad­detto stampa all'Italia Nuova, (il suo primo amore ciclistico), e lo fa con solerzia e competenza, comunicando tempestivamente ai giornali gli ordini d'arrivo delle gare dove i corridori della ciclistica di Borgo Panigale si cimentano e inviando anche per posta elettronica le foto dei vincitori. 

     
  • Stefano Cembali - 1967

    Stefano Cembali

    Nato a Lugo il 16 settembre 1967, Stefano Cembali è stato un eccellente dilettante nella Coop. Ceramica Imola diretta dagli indimenticabili Diego Ronchini e Italo Mazzacurati scomparsi rispettivamente il 18 aprile del 2003 e ii 30 gennaio del 2014. Oltre alla casacca imolese, Cembali ha indossato quelle dell'Italbonifica, della Carrera e della Cantina Tollo.

    Quanto ai successi più prestigiosi, senza dubbio la Coppa Caduti di Reda del 1988, la Coppa Belricetto dell'anno dopo, la storica Bologna - Raticosa del'93 e il Trofeo Gaetano Santi del 1996, anno che l'ha visto terzo nella Milano-Vignola.

     

     

     

     
     
  • Stefano Donati - 1970

    Stefano Donati

    Stefano Donati è nato a Bologna I'11 marzo 1970 e in carriera ha collezionato oltre quaranta successi.

    I più significativi sono stati il G.P. Cal­vatone di Cremona del 1991 e il Giro del Cigno di Campo Basso di due anni dopo, entrambi fra i dilettanti.

    Ha corso nell'Italia Nuova e nella Stracciari.

    Di gran pregio anche il successo nel Gran Premio Borgo Panigale per juniores del 1996, gara organizzata dall'Italia Nuova e fir­mata da corridori di rango, quali Walter Busi (1956, prima edizione), Agostino Capponcelli (1958), Pietro Arbizzani (1961), Liliano Bruni (1969), Claudio Golinelli (1979), Samuele Schia­vina (1988), Roger Piana (1992) e Fabrizio Ame­righi (2000), tanto per citarne alcuni.

     

     

     
     
  • STELLA ALPINA

    Questa ciclistica non è di Bologna, ma di Renazzo di Ferrara, ma qual­cosa di bolognese nelle corde ce l'ha, dato che fra i suoi fondatori c'è stato un grande del ciclismo delle DueTorri, Rino Montanari, il quale per diverso tempo ha guidato in cor­sa dall'ammiraglia i giovani atleti renazzesi.

    Rino Montanari era nato a San Pietro in Casale il 7 luglio del 1945 ed è deceduto il 3 febbraio del 2000. Una figura importante nel ciclismo che conta dato nel 1969 ha varcato la,linea del professionismo. Il meglio l'ha dato però fra i dilettanti (oltre settanta gare vinte), soprattutto con la maglia dell'Italia Nuova di Borgo Panigale sulle spalle.

     

  • STELVIO 'OVER 70'

    Stelvio Over70

    Questo gruppo cicloturistico aveva sede al Circolo Culturale di Borgonuovo di Sasso Marconi ed era caratterizzato da un particolare dato anagra­fico essendo dedicato ai pedalatori 'over 70'.

    Pur avendo scelto di non partecipare a manifestazioni organizzate dai vari enti sportivi (per esempio Uisp o Udace), era molto attivo.

    Purtroppo s'è sciolto nel novembre del 2015 dopo dieci anni d'attività (per l'esattezza era nato il 18 giugno del 2005) nel corso dei quali i suoi iscritti (e non solo loro, poiché accoglieva anche ciclisti di altre società: in una memorabile occasione partirono in 140!) si erano dati un gran da fare affrontando salite importanti.

    In particolare i 'mitici' tor­nanti dello Stelvio, il passo dal quale hanno preso orgogliosamente il nome. Il presidente-fondatore era Giancarlo Maini che può vantare una cinquan­tina di impegnative escursioni e si è ritirato solo dopo aver superato la soglia degli ottant'anni.

    Nella foto del giugno 2013 lo Stelvio 'Over 70' allargato a tanti amici, fra i quali il sindaco di Sasso Marconi Stefano Mazzetti, posa sotto la fontana del Nettuno in ricordo dello straordinario cicloamatore toscano Mauro Talini che il 13 maggio aveva perso la vita in Messico travolto da un camion mentre stava effettuando in solitaria la traversata delle Americhe, dalla Terra del Fuoco all'Alaska, nelle vesti di testimonia] dei diabetici dipendenti dall'insulina e della Onlus 'Padre Kolbe', una organizzazione umanitaria che ha sede a Borgonuovo di Sasso Marconi. A destra, Giancarlo Maini, fondatore del gruppo cicloturistico.

     

  • TEAM HYMER di Castenaso - 2009

    Team Hymer

    Anche se la sua storia è durata meno di un lustro questa società ha avuto modo di farsi... vedere.

    Non tanto per le vittorie (che per la verità non sono state molte), quanto per la lunga serie di buoni piazzamenti.

    L'Hymer è nata nel 2009 per volontà di Gianluca Faenza che ne ha as­sunto la presidenza. Gli atleti che ne hanno portato sulle strade le insegne societarie, guidati dal diesse Gianfranco Zecchi, sono stati Lorenzo Alessi, Alessio Mustone, Adriano Gallerani, Gabriele Garuti, Marco Tosi, Andrea Zecchi (figlio di Giancarlo), Matteo Malaguti, Gianluca Remondi e Simone Bonaretti.

     

  • TEAM LUIGI LODI

    Team Luigi Lodi

    Il team di Luigi Lodi da diverso tempo ci dà, come si suole dire in gergo, di tutti i tagli, nel senso che pratica il cicloturismo ma non disdegna di par­tecipare a gare a carattere amatoriale.

    Infatti, in questo settore di pedalatori eccellenti ne ha sempre avuti a iosa, a cominciare da Vittorio Risi per finire a Germano Passerini, entrambi plurivittoriosi. Davvero un gruppo sulla cresta dell'onda guidato con saggezza dallo stesso Lodi, un grande appassio­nato di ciclismo.

     

     

  • TEAM PAMINI

    Team Pamini

    Oltre a partecipare ai raduni, il Team di Alberto Pamini prende parte a prove di duathlon (ciclismo e podismo) ed anche a "rampilon­ghe".

    E' un Team molto attivo su vari fronti.

     

    Nella foto: Alberto Pamini e l'intrattenitrice Daniela Nini premiano Fabrizio Amerighi. Era il1998, il giovane atleta era in forza alla Santerno di Imola.

     

     

     

  • Tommaso Guarniero - 1996

    Tommaso Guarniero

    Nelle categorie giovanili faceva faville in salita, ma di successi non ne ha ottenuti granché per il semplice fatto che sovente aiutava a vincere l'amico Simone Manfredi.

    Il riferimento è a Tommaso Guarniero (nato il 2 giugno 1996 a Bologna) il quale in tutto ha portato a casa una ventina di vittorie ot­tenendo anche molti buoni piazzamenti. E' uno scalatore che ha iniziato a correre nella Calcara. Il suo primo posto più prestigioso ­come lui stesso ha ammesso - è quello otte­nuto da allievo nel 2011 a Serramazzoni.

    Quanto ai piazzamenti, una decina di volte è arrivato secondo e altrettante terzo.
    Sempre nel 2014, ha preso parte ai Mondiali di Spagna classificandosi all'ottavo posto dopo aver disputato una gara tutta all'attacco. Ora corre nella Mastromarco.

  • TOSCANELLA-SABBIOSO

    Toscanella Sabbioso

    Questa ciclistica è nata col preciso scopo di praticare il cicloturismo e proprio per questo è presente ai raduni con la maggior parte dei suoi iscritti.

     

     

     

  • UNIONE SPORTIVA RAVONESE - 1949

    Unione Sportiva Ravonese

    La nascita risale al 1949 sotto l'egida dell'Uisp.

    Il nome lo prese dal rio Ravone che scorreva nelle vicinanze della sede che era in via Curiel, in zona Meloncello. ll presidente era Carlo Fabbri, fratello di Antonio che lo sostituì in un secondo tempo. I fondatori, oltre ai fratelli Fabbri, furono Giuliani, Ra­gazzi, Sgarzi, la signora Borghi, Pruni, Bergamaschi, Gruppioni, Palmieri e altri.

    La vera attività la Ravonese l'iniziò nel '52 quando si iscrisse alla Fede­razione ciclistica ottenendo subito risultati incoraggianti. Fra i suoi atleti più in vista, senza dubbio Giordano Turrini che nel '68 vinse a Montevideo il Mondiale nel tandem (con Walter Gordini) e conqui­stò anche la medaglia d'argento nella velocità alle Olimpiadi di Città del Messico. Conquistò anche sei titoli continentali e otto tricolori.

    Giova ricordare anche il quattro volte campione del mondo cronosqua­dre Gianfranco Contri, il quale vinse il primo titolo iridato nel 1989 a Odense (Danimarca) nella categoria juniores proprio quand'era in forza alla Ravonese, e Claudio Golinelli, tre volte iridato in pista e più volte campione italiano.

     Nella foto: Un gruppetto della Ravonese che negli anni cinquanta si fece onore. Da sinistra: Giuliano Giacomelli.

     

  • Valerio Spata - 1992

    Valerio Spata

    Valerio Spata è nato il 14 feb­braio del 1992 a Taormina (Sicilia), ma è giunto da piccolissimo a Molinella iniziando l'attività nella locale cicli­stica fra i giovanissimi e restandoci anche da esordiente.

    Passato fra gli al­lievi è andato alla Calderara dopo di che ha smesso di correre. In totale ha vinto oltre centrotrenta corse conqui­stando anche una decina di titoli re­gionali fra strada, pista e cross, specialità, quest'ultima che l'ha visto salire sul terzo gradino del podio nel tricolore che si è svolto a Lecce.

    Corridore possente e combattivo, andava bene su tutti i percorsi, soprat­tutto quelli fuori strada.

     

     

     

     

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  • Vasco Gualandi 1950

    Vasco Gualandi

    Nato a Lugo di Ravenna il 2 giugno 1950, Vasco Gualandi ha avuto una carriera ciclistica di primo piano visto che in totale ha vinto oltre centocinquanta corse.

    Salito in bici alla tenera età di tre anni, il mezzo meccanico non l'ha mai messo in soffitta. Infatti, in sella ci sale anche adesso a sessantasei anni sciroppandosi in ogni uscita (almeno tre volte la settimana) una settantina di chilometri.

    Vista la sua passione per la bici, compiuti i quattordici anni i genitori gliene comprarono una da corsa usata al prezzo di trenta mila lire e lui iniziò a fare qualche gara amatoriale vincendo subito. A sedici anni, confluì nel Gruppo Tramvieri di Bologna come esordiente e vinse sei gare, mentre l'anno dopo ne portò a casa sette. Nel '68 passò fra gli allievi nella Griss 2000 e l'anno successivo si accasò all'Italia Nuova conquistando sei successi.

    Nel '70 si trasferì alla Siapa Galliera come dilettante Terza Serie e con quella maglia sulle spalle s'impose in sei corse.

    Nel '71 andò miliare nella Compagnia Atleti assieme a Francesco Moser, Giovanni Battagl in, Aldo Parecchini, Vittorio Algeri, Franco Faresti e tanti altri. La sua avventura "federale" finì lì. Era un velocista, pertanto sulle salite non era un fulmine di guerra e questo handicap gli fece capire che non sarebbe mai diventato un campione con la C maiuscola. Ma la sua passione per la bici era ancora tanta e così prese a cimentarsi fra gli amatori vincendo una quindicina di gare ogni anno. Ora non corre più, continua a salirci per il gusto di pedalare.

     

  • VELO CLUB BOLOGNA

    Velo Club Bologna

    La data di nascita risale al 1973, i fondatori furono Moravio Dozza (scomparso nel 1984), Guerrino Giovagnoni, Giuseppe Francia, Umberto Sgarzi e Umberto Magnani che fu anche il primo presidente.

    Dopo una quindicina d'anni gli succedette Guerrino Giovagnoni (ora la carica la rico­pre Erio Mucciarini).

    In tutto questa società vinse oltre cinquanta gare.

    Nella foto la squadra del 1993

     

     

  • VELO CLUB FELSINEO - 1946

    Velo Club Felsineo

    Sorse nel 1946, aveva sede a Santa Viola presso il Bar Sport di via del Greto e il suo presidente era Augusto Musiani.

    Molti corridori importanti hanno indossato la sua maglia con in testa Diego Ronchini, Italo Mazzacurati, Dante Orlandi, Sergio Dalfiume, Fernando Capelli, Aladino Amici, Mauro Pizzoli, Franco Raimondi e Pietro Arbizzani. Ha cessato l'attività negli anni settanta

     

  • VELO SPORT CLUB LUIGI ZONI - 1927

    Velo Sport Club Luigi Zoni

    Sorse nel 1927 e il fondatore fu Luigi Zoni.

    I colori erano rossoblù cro­ciati e la sede era a Calcara.

    Questa società si mise subito in luce, soprattutto con i fratelli Primo e Luigi Raimondi (una quindicina di vittorie per quest'ultimo che giunse terzo nel campionato italiano del 1928), Augusto Pedrini, Amilcare Dal Rio,e Giuseppe Ghelli, ma soprattutto con Scannavini che nel 1942 vinse in volata sulle strade di casa la terza Coppa G. Giordani.

    Nella foto Scannavini, portacolori del Velo Sport Club Luigi Zoni, il 13 luglio del 1942 taglia vittorioso il traguardo della Terza Coppa Giordani a Samoggia.

     

  • VELO SPORT CROCETTA - 1920

    Velo Sport CrocettaLa denominazione lascia facilmente intendere l'anno di nascita.

    Si tratta di una società che non è mai stata — come si suole dire - con le mani in mano. Molto ha fatto soprattutto in campo organizzativo, visto che ha messo al via gare di grande rilevanza, come, negli anni cinquanta, la Coppa Stagni con arrivo in zona Stadio e il G.P. 'merlo e Idro Cervellati per ricordare i due fratelli morti nel lager di Mauthausen nel 1945.

    Il Velo Sport Crocetta, scomparso a fine anni novanta, ha avuto anche ottimi corridori, fra i quali Franco Commissari, vincitore di una sessantina di gare. Negli anni cinquanta il direttore sportivo era Otello Velluti che in seguito ne assunse la presidenza.

    Nella foto Otello Velluti con l'immancabile camioncino rosso che usava per trasportare il materiale da un posto all'altro per allestire le corse: tran­senne, striscioni e altri oggetti. E' stato per parecchio tempo presi­dente del Velo Sport Crocetta, ma la grande generosità lo induceva dare a mano a tutti, a correre in aiuto di chi glielo chiedeva. Il cicli­smo l'ha sempre amato.

     

  • VELO SPORT RENO - 1908

    Velo Sport RenoQuesta società nacque nel 1908 e rimase in vita fino al 1950.

    Primo presidente fu un certo Zoni e segretario Vittorio Sancini, titolare del negozio "La Coroncina", all'inizio di via Indipendenza, che fu la prima sede del gruppo ed ebbe corridori di notevole spessore fra i quali Adriano Vignoli.

    Era attivo soprattutto nell'organizzare corse, la più importante delle quali era la classica Bologna -Raticosa per i dilettanti, che in un secondo tempo passò al Velo Club Bologna. Da alcuni anni, però, questa storica gara in sa­lita, nata nel 1931 (vinta anche da Gino Bartali), è stata sospesa per man­canza di sponsor, ma corre voce che a breve possa essere ripristinata. Auguriamocelo.

     

  • VETERANI BOLOGNESI - 1962

    Veterani Bolognesi

    La data di nascita è il marzo del 1962. La società rimase attiva fino al 2012, quando festeggiò i cinquant'anni di vita.

    Questa Ciclistica derivò da una scissione avvenuta nel Cral Tranvieri per il fatto che un gruppo di iscritti non condivideva le scelte dei dirigenti: i dissidenti volevano l'affiliazione alla federazione mentre i conservatori pre­ferivano restare presso l'Uisp. I fondatori del nuovo sodalizio furono Athos Barbieri, Dino Danielli e Carlo Guizzardi. Alla presidenza andò Giuseppe Novi. Dopo di lui vennero Carlo Guizzardi, Dino Danielli, Athos Barbieri, Riccardo Merighi, Piero Mengoli, Guido Giorgi e Walther Bonesi.

    La regola che il gruppo si diede era non praticare l'agonismo, ma pe­dalare per puro e sano divertimento e l'intento venne sempre rispettato.

     

  • Viero Zarri - 1903

    Viero Zarri

    Viero Zarri era nato l'11 novembre del 1903 a Zola Predosa ed è dece­duto il 6 gennaio del 1976 colpito da infarto mentre pedalava per ritornare a casa dopo un escursione sulle strade delle colline bolognesi.

    Aveva iniziato l'attività da molto giovane indossando la maglia del Pe­dale Bolognese, vincendo in totale oltre un centinaio di gare e portandosi a casa altrettanti trofei.

    Ci sono due aneddoti molto curiosi su questo ciclista che vale la pena di raccontare. Il primo: un giorno la moglie gli disse di andare a comprare del sale e lui inforcò la bici dirigendosi verso Ravenna perché riteneva che da quelle parti il sale fosse più pregiato. Partì all'alba e tornò a casa all'ora di pranzo con un sacchetto del pregiato cloruro di sodio. Il secondo: anni dopo gli venne in mente di andare a forza di pedalate fino a Nizza in soli­tudine. Non aveva importanza quanto tempo ci avrebbe impiegato; impor­tante, invece, era che di notte potesse portare in camera la propria bicicletta per il timore di non ritrovarla al risveglio. Il problema si risolse sempre, ma non senza difficoltà. Infatti una volta l'albergatore non gli concesse questo permesso e lui tirò avanti finché non trovò il posto giusto per poter dormire accanto...alla sua preziosa compagna di viaggio. Davvero cose d'altri tempi.