Bologna nella storia

  • Pasquale Muto - 1980

    Pasquale Muto

    Pasquale Muto è nato a Napoli il 24 maggio 1980 ed ha avuto nella Reda di Faenza un diesse di nostra conoscenza, Pietro Arbizzani che faceva coppia con l'indimenticabile Diego Ronchini alla Coop. Ceramiche Imola e in altre società.

    Muto è stato professionista dal 2004 al 2011. Fortissimo da dilettante, ha vinto gare di grande spessore come il Trofeo Pozzi, la Firenze-Modena, le Coppe Mercatale, Caivano e San Bernardino; i Gran Premi Peretola e Montanino; la Ruota d'Oro Festa del Perdono; il Memorial Drei; il Trofeo Fabianelli e la Ciociarissima. In casa nostra ha prevalso da dominatore nella Coppa Varignana del 2003 organizzata dalla Sergio Dalfiume di Osteria Grande. 

     

  • PEDALE BOLOGNESE - anni 20

    Il Pedale Bolognese è in assoluto il sodalizio più vecchio del ciclismo di casa nostra, dato che è nato il 15 aprile del 1922.

    I fondatori furono Giulio Gotti, Amilcare Bonazzi, Rolando Buzzoni, Ugo Comelli, Nello De France­schi, Carlo Manaresi, Enrico Massarenti, Angelo e Amleto Paletti, Pompeo Rabbi, Athos Rivalta, Dubleto Rivalta e Fernando Sacchetti. Alla presidenza andò Giulio Gotti avvicendato nel tempo e nell'ordine da Tebaldo Bassi, Carlo Grandi, Guido Gualandi, Dino Donati, di nuovo Gulio Gotti, Mario Banzi, Ettore Mazzoli, Tiziano Baietti, Giorgio Reggiani e Paolino Cocchi, quest'ultimo in carica dal 1972.
    Un Pedale che quando nacque aveva una squadra di dilettanti di pri­m'ordine (in particolare si ricordano Francia, Ferioli, Fiorini e Bernardi) ma col passare del tempo decise di lasciare l'agonismo inventandosi addirittura il cicloturismo.
    Pare che l'attività cicloturistica in Italia sia stata 'inventata' proprio dal Pedale Bolognese nel primo dopo guerra. Un Pedale che in questo campo vanta ben otto titoli italiani Dace otte­nuti dal 1957 al 1965.

     

  • PEDALE CASALECCHIESE - anni 80

    Pedale Casalecchiese

    Nato nel 1980 con alla presidenza Adriano Amici, questo gruppo pra­tica il cicloturismo partecipando anche a Granfondo non competitive.

    "Infatti, è così — conferma il dirigente Paride Betti -, siamo una cinquan­tina di iscritti che pedalano soltanto per il gusto di andare in bicicletta in­sieme senza, come si suol dire in gergo, tirarsi il collo. Purtroppo recentemente abbiamo subito una dolorosa perdita, poiché è scomparso il presidente Walter Nerozzi al quale io personalmente ero legato da profonda amicizia. Un dolore grandissimo per tutti.

    Adesso al suo posto è andato Mauro Mazzini che sta facendo di tutto per portare avanti la società nel "modo migliore".
    Dove avete la sede?
    "Al Centro Culturale della Croce di Casalecchio".

     

  • PEDALE OZZANESE ETERNEDILE - anni 60

    Pedale Ozzanese Eternedile

    La sua comparsa avvenne negli anni sessanta quando si chiamava Ci­clistica Ozzanese.

    La nuova società si mostrò subito vincente, soprattutto con Armando Contri (padre di Gianfranco) che si laureò campione italiano nell'inseguimento a squadre in pista.

    Nel 1983 divenne Pedale Ozzanese e corse con gli allievi e gli juniores. Poi, facendo il balzo impegnativo nella categoria dilettanti, cambiò di nuovo denominazione e si ripresentò come Eternedile Ozzanese. Alla presidenza è sempre stato Mauro Paolini, con Emilio Luppi suo vice.

    Sono stati molti gli atleti di spessore che hanno indossato i colori bian­corossi, in prima fila Matteo Fiori e Alberto Sintoni, campioni italiani in pista nella categoria juniores e più volte azzurri, poi Jury Alvisi, Tricolore nella crono individuale nella stessa categoria nel 1955 e Alan Marangoni, due volte campione nazionale under 23 nell'inseguimento individuale in pista nel 2005 e a cronometro su strada l'anno successivo. Meritano una citazione anche Davide Bellettini, Manuel Belletti, Al­berto Tolomelli, Francesco Magni, Matteo Alvisi e i russi Sergei Koudentsov e Sergei Osipov, tutti più volte vittoriosi. Magni, Maragoni e Belletti sono arrivati al professionismo.

    La ciclistica di Ozzano Emilia cessò l'attività alla fine del 2005 per man­canza di fondi.

    Nella foto: la squadra dilettanti del Pedale Ozzanese Eternedile del 2002: Alvisi, Bellettini, Brunelli, Caneschi, Dosi, Gualandi, Metalli, Querzoli, Salimbeni, Spada, Tolomelli, Vitali e Osipov.

     

  • PEDALE PIASCISTICO BOLOGNESE - 1986

    Il Pedale Piascistico è nato il 19 novembre del 1986 ed è presieduto dall'avvocato Manlio D'Amico.

    Ma cosa significa Piascistico? Semplice: si riferisce a Piazza Carducci, dove questa ciclistica è sorta ed è il punto di ritrovo per gli intrepidi pe­dalatori presso la latteria della signora Edmea. Un gruppo che nel 2016 ha spento trenta candeline e che conta di spegnerne molte altre. Un team di amici, ai quali le impervie salite non hanno mai spaventato.
    Di monti ne hanno scalati tanti, con in prima fila lo Stelvio, il terribile Mortirolo, il Gavia, 1'Izoard, il Galibier, le Tre Cime di Lavaredo, l'Alpe d'Huez e così via. Insomma, gente con i polpacci buoni e che non intende fermarsi qui.

     

  • PIANORESE - 1958

    Correva l'anno 1958 quando l'indimenticato Athos Guidastri e alcuni suoi amici decisero di creare a Pianoro una società ciclistica che si dedicasse in modo particolare a lanciare le giovani leve: la Pianorese, appunto.

    Dal '58 ad oggi sono stati moltissimi i ragazzini che hanno indossato la maglia di questa società e alcuni di loro hanno fatto carriera, in special modo Luca Mazzanti che è arrivato al professionismo ottenendo ottimi risultati.
    Anche Massimiliano Morotti ha fatto bene, pur non arrivando nel ciclismo che conta. Questo ragazzo fra giovanissimi, esordienti e allievi, ha totalizzato oltre trenta successi, comportandosi eccellentemente anche nella categoria juniores con addosso la maglia del Pedale Ozzanese. L'attuale presidente della Pianorese è Carlo Belletti.

     

  • Piera Di Stefano - 1976

    Piera Di Stefano

    Piera Di Stefano, Pierina per gli amici, è nata in Ger­mania, a Mainz, l'8 aprile 1976, vive a Napoli, ma ha vissuto per diverso tempo a Bologna poiché frequen­tava lo studio dell'avvocato Danilo Zanasi.

    Come si sarà capito, Piera di professione fa l'avvocato, ma passa molto tempo in bici.
    La sua squadra si chiama Zero a Zero, presieduta da Candido Comiato.

    E' una vera stakanovista del pedale, nel senso che non si ac­contenta di fare dei giretti, ma partecipa, lancia in re­sta, alle Granfondo più "In" che si svolgono nel nostro paese (e oltre), come la Nove Colli di Cesenatico, la Pompei-Cesenatico (800 chilometri in cinque giorni), la Cesenatico-Pompei e così via. In un anno si sci­roppa qualcosa come quarantamila chilometri.

    Niente male.

     


     

     
     
  • PIETRO IN CASALE - 1969

    Pietro in Casale

    Andammo a far visita a questo gruppo ciclistico nel 1971 e lo trovammo alloggiato in un vano assai disadorno in Piazza Calori, a San Pietro in Casale.

    Quella sede molto alla buona poteva indurre a pensare che si trattasse di una società di poco conto. Ma la realtà era ben diversa, i suoi dirigenti si davano un gran daffare, animati dal desiderio di mostrare che non erano gli ultimi arrivati.

    Dal colloquio che avemmo con loro emerse che il gruppo era nato nel 1969, che correva con gli allievi, gli esordienti e le leve giovanili (adesso si chiamano giovanissimi) e che alcuni risultati lusinghieri li avevano già otte­nuti, soprattutto con Mileno Rinaldi, il quale nel 1969 s'impose nella fase comunale e in quella provinciale dei Giochi della Gioventù, classificandosi poi al ventiduesimo posto nella finale nazionale di Roma dove in gara c'erano centinaia di concorrenti. Il presidente era Gianni Grandi, il vice pre­sidente Walter Fiorentini, il segretario Claudio Masotti, il cassiere Claudio Franceschelli e diesse Gianfranco Montanari e Federico Mandrioli.

    Oltre a Rinaldi, con quella maglia vinsero parecchio Tiziano Angelini (una decina di corse) e Mauro Fregna (una quindicina).

     

  • PLACCI di Bubano - 1922

    Placci300Le origini della Placci di Bubano (territorio imolese) risalgono al 1922, quando alcuni amici del luogo si riunirono intenzionati a creare una loro ciclistica.

    Il più insistente fu Nerio Gordini, spalleggiato da Brunori e Lan­zoni. Molti sono stati gli atleti che hanno indossato la sgargiante maglia rossa-bianco-blu facendola primeggiare quasi duecento volte. Sugli scudi

    Silvia Conti che negli anni ottanta conquistò il titolo italiano femminile della categoria esordienti. Eccellenti anche Boris Scudellaro e Mirko Testa, più volte vittoriosi negli anni novanta.

     

  • POLISPORTIVA ANZOLESE

    Polisportiva Anzolese

    La Polisportiva Anzolese, fondata all'inizio degli anni 70, è ancora oggi attivissima: i suoi numerosi tesserati prendono pare sistematicamente ai cicloraduni che si svolgono nel Bolognese.

     

     

     

  • POLISPORTIVA LAME

    Polisportiva Lame

    Nata nel 1984, questa ciclistica presieduta da Claudio Preci (il numero uno della Polisportiva è Marco Belletti), svolge attività cicloturistica organiz­zando raduni di gran pregio e pren­dendo parte a gite molto impegnative culminanti sulle grandi vette, come il Mortirolo, Io Stelvio, il Bondone, il Colle della Maddalena, il Vars, l'Izoard e così via. Insomma, un gruppo ben af­fiatato al quale pedalare in salita non spaventa assolutamente. La sede della Polisportiva Lame è in via Vasco De Gama e i fondatori sono stati Luigi Pasi (primo presidente), Claudio Preci, Luigi Faenza, Giovanni Maglionico e Gia­como Testoni. Gli iscritti attualmente sono una settantina.

     

  • POLISPORTIVA MOLINELLA - 1926

    E' indubbiamente fra le società più longeve del Bolognese, visto che è sorta nel 1926 ed è ancora sulla scena alla veneranda età di novant'anni.

    Da quella data ad oggi di acqua ne è passata parecchia sotto i ponti di questa ciclistica e ovviamente sono stati tanti i giovani che si sono fatti valere, sia in tempi lontani sia in tempi recenti.
    In passato la Polisportiva Molinella ha partecipato anche alle impegnative gare dei dilettanti ottenendo risultati eccellenti con Cesare Natali, Giordano Landini (più di cento successi), Luigi Tosati, Gianni Manini, Marcello Braccioli, ma soprattutto con Marino Quacchio, campione italiano della velocità in pista nel 1965. E anche in campo giovanile sono stati parecchi i corridori che si sono messi in vista, limitiamoci a citarne alcuni: Chiara Cenacchi, Michele e Chiara Sangiorgi, Alex Verri, Valerio Spata, Nicolò Alessandri e Jessica Raimondi.
    Quanto alle vittorie complessive, la Polisportiva Molinella, oggi presie­duta da Giuseppe Verri, ha superato di gran lunga quota cinquecento.
    Da un po' di tempo corre solo con i giovanissimi e ad onor del vero va detto che ne ha lanciati alla ribalta parec­chi. L'ultima "covata" le sta dando grandi soddisfazioni sia coi maschietti che con le femminucce, segno dell'ottimo lavoro che i suoi dirigenti stanno facendo.

     

  • POLISPORTIVA SILLA

    Polisportiva Silla

    Nata sulle ceneri della ciclistica Porretta, la Polisportiva Silla ha dato subito prova di grande vitalità nel campo organizzativo mettendo in atto di­verse manifestazioni di primo piano.

     


     

     

  • POLISPORTIVA VILLAFONTANA

    Polisportiva Villafontana

    Nata da una costola dell'attivissima Villafontana, è indipendente e opera nel cross e nella mountain bike.

     


     

  • Prisca Savi - 2002

    Prisca Savi

    Prisca, allieva, è nata a Fiorenzuola d'Arda di Piacenza il 21 marzo 2002 ed ha iniziato a cor­rere a sette anni fra i giovanissimi nella Cadeo Carpaneto dov'è rimasta fino a tutto il 2016.

    Ora veste la maglia della Vo2 Team Pink, sempre di Piacenza. Da giovanissima ha corso parecchio nel Bolognese tagliando più volte il traguardo in prima posizione. In tutto ha portato a casa più di una quindicina di gare, laureandosi anche cam­pionessa regionale nella categoria esordienti se­condo anno.

     

     

  • Raffaele Bonzagni - 1970

    Raffaele Bonzagni

    Nato a San Matteo di Decima nel 1970, Raffaele Bonzagni è stato un ottimo allievo e un discreto dilettante.

    Infatti, nella catego­ria giovanile ha vinto una ventina di gare, fra le quali il campionato italiano a squadre nel 1985 al velodromo Glauco Servadei di Forlì, mentre da dilettante di corse ne ha vinte una quindicina. Ha corso con le ma­glie della Calcara, della Badini del Tongo di Sala Bolognese e della Pucci La Rocca di Ravenna.

    Il momento migliore Bonzagni l'ha vis­suto proprio quand'era alla Badini del Tongo nel periodo 1986/1987 sotto la guida del diesse Pietro Arbizzani, portandosi a casa undici competizioni, la maggior parte delle quali per distacco.

     

     

     
     
  • Raffaele Bosi - 1975

    Raffaele Bosi

    Non ha mai vestito la maglia di una ciclistica bolognese, ma nelle gare di casa nostra era un habitué, poiché non ce n'erano di una certa importanza che lui non fosse ai nastri di partenza.

    Il riferimento è ad Eliseo Dal Re, nato a Ravenna il 4 settembre 1975 e portacolori della Reda. Il suo capolavoro l'ha confezionato a Bologna nel 1997 vincendo alla grande la diciassettesima edizione del Piccolo Giro dell'Emilia per i dilettanti under 23 organizzato dalla Ceretolese.

    Sempre all'attacco, Dal Re, ha prevalso con uno sprint superlativo sui compagni di fuga, Cristian Sambi, Maurizio Vandelli e Alberto Sintoni terminati alle sue spalle in quest'ordine.

    Fra i successi di una certa importanza ottenuti da Eliseo, spiccano La Coppa Caduti di Reda, il Trofeo Biagioni, il Giro di Toscana, la Coppa d'Oro Città di Pesaro, la Coppa Cicogna e la Coppa Penna. Ottimo il secondo posto nel Tricolore su strada del 2002.



     

  • REDA DI FAENZA - 1981

    Sono stati due i bolognesi che hanno fatto parte della Reda di Faenza nata nel gennaio 1981 e presieduta ora da Daniele Tas­sinari.

    Due personaggi arcinoti, quali quel gran drago di diretto­re sportivo che risponde al nome di Pietro Arbizzani (ha prestato la sua preziosa opera anche alla Coop. Ceramica Imola, alla Ba­dini del Tongo di Sala Bolognese, al Velo Club Bologna e all'Italia Nuova di Borgo Panigale) e l'ex professionista Emanuele Negrini, un velocista con V maiuscola che di gare allo sprint ne ha vinte in abbondanza da allievo, da junior e da dilettante.
    La Reda aveva iniziato con i giovanissimi ma via via ha inserito nell'organico esordienti, allievi, juniores e dilettanti. Il team manager è l'arcinoto Roberto Drei.

     

  • Renata Sancini - 1930

    Renata Sancini

    Renata Sancini (nata a Bologna il 26 giugno del 1930 e scomparsa il 7 febbraio del 2007) la si può definire "figlia d'arte".

    Infatti era figlia di Vittorio Sancini (nato il 4 agosto 1903 e deceduto il 10 dicembre del 1990) fondatore del Velo Sport Reno e corridore dilettante molto apprezzato per i risultati conseguiti. Era anche la moglie di Giorgio Mondini, un buon corridore professionista morto pochi mesi fa.

    La Sancini ha corso per diverso tempo con la maglia del Velo Sport Reno vincendo parecchie gare, ma il fatto più importante è che fu una delle prime ragazze a partecipare al Giro d'Italia femminile.

     

  • Renzo Natalini - 1944

    Renzo Natalini

    Renzo Natalini, bolognese della classe 1944, ha iniziato l'attività nella Po­lisportiva Samoggia dimostrando subito di avere polpacci adatti su ogni tipo di per­corso.

    In carriera di gare ne ha vinte pa­recchie, oltre una trentina, fra le quali il Gran Premio Corsini di Spilamberto, il Gardenghi di Casalecchio di Reno, il Giro della Provincia di Parma e il campionato italiano a squadre allievi, insieme al cu­gino Dino Natalini, Guido Luccarini e Giorgio Cocchi.